Perimenopausa: cos’è, come si avverte e quali sono i disturbi

perimenopausa cos'è e come si alleviano i disturbi

Nella fase che precede la menopausa vera e propria alcuni fastidi possono farsi sentire di più. Ecco quali rimedi puoi adottare per attenuarli.

Quando i piccoli e grandi fastidi si fanno sentire e le mestruazioni sono irregolari da un bel po’, prima ancora di dirti definitivamente in menopausa, c’è una fase di transizione: la perimenopausa.

Gli ormoni hanno iniziato a fare sempre più i capricci e il tuo corpo si è andato lentamente trasformando per prepararsi alla menopausa, hai imparato a confrontarti con vampate di calore, sudorazione notturna, insonnia, irritabilità, gonfiore addominale e aumento di peso.

Questi disturbi possono continuare anche dopo, in menopausa, a volte addirittura acuirsi, ma non è così per tutte le signore. Alcuni fastidi diminuiscono una volta entrata in menopausa (come il gonfiore e la ritenzione idrica) e per altri ci sono rimedi e strategie efficaci che possono alleggerirne il peso.

Cos’è la perimenopausa?

Con il termine perimenopausa si indica il periodo a cavallo della menopausa (un po’ prima e un po’ dopo). La menopausa vera e propria inizia infatti dopo 12 mesi dall’ultima mestruazione. Il prefisso “peri” vuol dire proprio “in prossimità”: la perimenopausa è quel periodoin prossimità della menopausa” che sta a cavallo tra la premenopausa e la postmenopausa.

Mediamente l’ultima mestruazione si attesta per le donne italiane tra i 50 ed i 51 anni. La premenopausa è tutto il periodo di sviluppo della menopausa, dai primi cambiamenti invisibili e inavvertibili fino all’inizio della perimenopausa (dunque può iniziare anche 6-8 anni prima dell’ultima mestruazione). Questi numeri (età e durata) però, possono variare di molto da donna a donna: la forbice è compresa tra i 45 ed i 55 anni. A giocare un ruolo importante è l’ereditarietà.

Quali sono i disturbi che avverti in perimenopausa?

La buona notizia è che quella sensazione di gonfiore che tanto ti ha afflitto negli anni della premenopausa si va riducendo. Ma non puoi abbassare la guardia di fronte alla tendenza a prendere peso e a quei chiletti in più che magari hai già messo su durante la premenopausa, quando le fluttuazioni dei livelli di estrogeni (unite al fisiologico rallentamento del metabolismo) ti hanno più facilmente fatto accumulare adipe sul girovita.

Altri disturbi della premenopausa comuni anche alla perimenopausa sono:

  • Le vampate di calore:
  • unite alla sudorazione notturna sono, tra quelli che già conosci, uno dei disturbiche più si acuisce durante la perimenopausa. Se prima la regolazione della temperatura del tuo corpo era in balìa delle fluttuazioni ormonali, adesso che il ciclo sta scomparendo  il tuo “termostato interno” è maggiormente messo a soqquadro dal netto calo di estrogeni.
  • L’insonnia:
  • il sonno è diventato più leggero da qualche anno, ma adesso l’insonnia è anche il risultato delle sudate che fai di notte. Così finisce che quando ti svegli madida di sudore e sei costretta a cambiarti il pigiama e girare il cuscino perché lo hai bagnato, non prendi più sonno. Ad impedirti di riposare contribuiscono anche lo stress psicologico e l’emotività che questi episodi di sudorazione scatenano.
  • L’irritabilità:
  • riposare male, oltre a lasciarti addosso una sensazione di stanchezza sempre più forte, ti rende maggiormente nervosa e stressata, triste e malinconica. Generalmente, però, una donna che arriva alla perimenopausa ha già imparato a tenere a bada i capricci dell’umore negli anni della premenopausa.
  • ● La secchezza vaginale e il prurito intimo: avevi sperimentato questa fastidiosa sensazione nella premenopausa, ma adesso che ti avvii verso il momento nel quale le ovaie saranno definitivamente a riposo (postmenopausa), e quindi non producono più ormoni, questo disturbo potrebbe farsi più frequente. E per te, complice anche il calo del desiderio connesso ai cambiamenti ormonali, si identifica nella rinuncia all’attività sessuale.
  • I dolori alle ossa:
  • i dolori articolari che hai iniziato a conoscere nella premenopausa, adesso sono più intensi e più frequenti. Questo accade perché il tuo apparato osteoarticolare fa i conti con la carenza di estrogeni e con la riduzione di collagene ed elastina. Per questo avverti una fastidiosa sensazione di perdita di mobilità, oltre che veri e propri dolori articolari, soprattutto su braccia e spalle. La cessata produzione di estrogeni, che hanno sempre regolato la quantità di calcio nelle tue ossa, è adesso in stretta correlazione con l’aumentato rischio di artrosi ed osteoporosi.

 

I rimedi e le strategie per alleviare i disturbi della perimenopausa

Tieni bene a mente che disagi e fastidi di questa stagione sono fisiologici, quindi naturali. Ma questo non vuol dire che devi rassegnarti a “subirli”. Puoi fare molto per arginarli e sentirti almeglio: la tua salute ed il tuo umore ne trarranno giovamento e la tua sarà una menopausa serena.

Se, invece, accade che i disturbi della perimenopausa diventano così forti da compromettere la qualità della tua vita allora devi rivolgerti al tuo ginecologo. Non limitarti a qualche visita quando te ne ricordi, i controlli devono essere periodici. Solo così è possibile monitorare i cambiamenti del tuo corpo ed individuare  ilsupporto personalizzato che rimetta in equilibrio il tuo corpo e la tua psiche.

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Se sei in buona salute, però, puoi fare molto anche da sola per sentirti meglio. Prima di leggere i suggerimenti che ti elenchiamo, ricorda che c’è un punto di partenza fondamentale: adottare uno stile di vita più sano e parlare con  un ginecologo per una consulenza personalizzata.

  • ● Aumento di peso:
  • hai già imparato negli anni della premenopausa che attenzione a tavola e attività fisica sono irrinunciabili, ora più che mai, per tenerti in forma. Ma anche per combattere la stipsi e ridurre i rischi cardiovascolari e quelli connessi all’osteoporosi. E persino per migliorare il tono dell’umore e favorire il riposo notturno. Adesso, per effetto del rallentamento del metabolismo (dovuto all’età) e della cessazione dell’attività ormonale (dovuta alla menopausa che incalza), bruci di meno e quindi devi consumare di meno. Il tuo fabbisogno calorico, perciò, è più basso: a tavola riduci le quantità, senza privarti dinulla. Evita zuccheri e dolci, ma prediligi, anche se con moderazione, un’alimentazione varia. Gioverà anche al tuo umore. Iscriviti ad un corso di ginnastica dolce (ci sono lezioni di posturale e di pilates tutte dedicate alle signore) o impegnati a fare lunghe passeggiate a passo veloce con una frequenza regolare (almeno due volte a settimana). Ricordati anche di bere almeno due litri di acqua al giorno. Se poi i chili accumulati in questi anni “di passaggio” sono troppi, allora rivolgiti ad un nutrizionista: lui potrà prescriverti una dietapersonalizzata ed equilibrata per ritrovare il tuo peso forma. .

 

  • ● Vampate di calore e sudorazione notturna:
  • se non puoi eliminare la sensazione di “bollire” di giorno e di notte, puoi adottare piccoli accorgimenti per limitarne le conseguenze. Usa indumenti di cotone, leggeri e traspiranti. Sia di giorno (quando vestirsi a strati è una buona soluzione per alleggerirsi in fretta quando arrivano le vampate) che di notte (biancheria da letto compresa). Ricordati di controllare sempre che la tua stanza da letto sia ben arieggiata e che la temperatura non sia troppo alta. Anche dall’alimentazione può arrivare un valido aiuto per soffrire meno di questi incontrollabili sbalzi di temperatura: evita grassi e zuccheri, caffeina, spezie, sale e cibi piccanti. In generale, è opportuno anche consumare pasti leggeri alla sera e stare attenta alla linea: i chili di troppo sono “pessimi amici” di vampate e sudorazioni intense.

 

  • ● Insonnia:
  • già limitando le sudorazioni notturne con i consigli che ti abbiamo dato qui sopra, riuscirai a riposare meglio. In più, per assicurarti un sonno più lungo e più profondo, alla sera coccolati con delle tisane, magari dolcificate con una punta di miele. La passiflora, la valeriana, il biancospino, la camomilla, la melissa e la malva hanno spiccate proprietà rilassanti e possono favorire il riposo notturno.

 

  • ● Sbalzi d’umore:
  • impara a rilassarti concedendoti del tempo di qualità, tutto dedicato a te. Fa ciò che ti piace, circondati delle persone che ti amano, lasciati coccolare. Anche un bel corso di yoga può aiutarti a ritrovare il buonumore e a scaricare i pensieri negativi che ti rendono irritabile e triste. Ma se l’arrivo della menopausa acuisce tratti cupi e pesanti del tuo carattere che hai sempre avuto, fino a sconfinare nella depressione, allora sappi che devi necessariamente farti aiutare.

 

  • ● Secchezza vaginale e prurito intimo:
  • solo il tuo ginecologo può prescriverti un trattamento personalizzato che allevi questi fastidi e ti “riconcili” anche con il tuo partner. Non darla vinta al calo del desiderio (è fisiologico) e a questi disturbi che ti fanno dire addio alla vita di coppia: proprio l’attività sessuale può aiutarti a combattere la secchezza perché migliora l’elasticità dei tessuti.

 

  • ● Dolori alle ossa:
  • hai bisogno di muoverti, e abbiamo già detto sopra quanto una regolare attività fisica, seppur leggera, sia fondamentale in questa fase per la tua forma e per la tua salute. Per ridurre i rischi legati ad artrosi ed osteoporosi devi anche incrementare l’apporto di calcio e di vitamina D (che ne facilita l’assorbimento). Per questo inserisci stabilmente nella tua alimentazione alimenti ricchi di calcio: non solo i latticini ma anche le verdure a foglia larga (cavoli, verza, bietola e spinaci), mandorle e arance. Sarebbe opportuno assumere anche specifici integratori di questi elementi che puoi farti prescrivere dal medico. Non dimenticare di esporti ai raggi del sole ogni volta che ne hai la possibilità, soprattutto durante la stagione invernale.

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I medici e i professionisti che hanno contribuito alla realizzazione e alla validazione scientifica dei nostri contenuti.
Medico chirurgo, specializzato in ostetricia e ginecologia

Direttore del Centro di Ginecologia e Sessuologia Medica dell’Ospedale San Raffaele Resnati di Milano

Dottore in scienze motorie

PhD, docente presso Università Ecampus e Università G. D'Annunzio di Chieti

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