Parodontite e menopausa: come prevenire l’effetto dell’età sulle gengive

bellissimo sorriso donna menopausa

I cambiamenti della menopausa e dell’età si sentono in tutto il corpo e (ahinoi) anche nella bocca. Le gengive e l’osso alveolare del distretto dentale risentono del tempo che passa e per questo è importante tenere presenti questi consigli per mantenere un sorriso smagliante, a lungo.

I cambiamenti che la menopausa comporta si fanno sentire su tutto il corpo che, da macchina perfetta qual è, si modifica gradualmente per fare spazio alla nuova condizione di vita – quasi un terzo dell’esistenza attesa – quella senza ciclo.

Uno dei cambiamenti riguarda lo l’apparato scheletrico e, in particolare, la densità ossea che diminuisce rendendo, di fatto, le nostre ossa più fragili. Anche i denti e il parodonto – ovvero le strutture del viso che ai denti danno stabilità – entrano in ballo in questo specifico cambiamento.

Sebbene l’osteoporosi non sia la causa principale della parodontite, può rappresentare un fattore di rischio di perdita dei denti nelle donne avanti con l’età.

Ecco perché la parodontite è un rischio da tenere sotto stretto controllo in menopausa.

Vediamo come prevenirla efficacemente.

Parodontite in menopausa: i segnali di allerta da non sottovalutare

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La prevenzione, in ambito dentale soprattutto, è un fattore determinante per evitare dolorose conseguenze, sia per il corpo che per il portafogli.

Quando si parla di parodontite c’è, generalmente, un concetto abbastanza vago di ciò che sia importante notare a proposito della propria bocca. Questo anche perché la parodontite è una malattia che avvolte può essere, almeno inizialmente silente, che si evidenzia quando c’è una perdita dei tessuti ossei o gengivali che sostengono i denti.

Quando l’osso inizia a perdere di sostanza, la gengiva si infiamma e si gonfia: per questo motivo non c’è la percezione che stia capitando qualcosa di così profondo e irreversibile al nostro sorriso. Spesso l’inizio di una parodontite viene scambiato per una infezione, per una gengivite, per una stomatite.

Invece è importantissimo notare questi casi:

  • ⊗ Se la gengiva sanguina è sempre segno che c’è qualcosa che non va: una gengiva sana non deve, infatti, sanguinare. Tuttavia il fatto che non ci sia sanguinamento non è una garanzia che vada tutto bene, sopratutto se si fuma.
  • ⊗ Se la gengiva dà dolore o fastidio bisogna subito recarsi da un parodontologo o dal dentista perché si possa valutare quale sia l’origine esatta del disturbo.
  • ⊗ Se si nota che le gengive si ritirano scoprendo il dente è indice che sta accadendo qualcosa nella nostra bocca che non dovrebbe accadere.
  • ⊗ Se i denti si muovono potrebbe essere il segnale che la tua gengivite sta degenerando in piorrea.
  • ⊗ Se si manifesta un’alitosi persistente cioè che non passa dopo un paio di giorni (dunque non è di origine alimentare) e viene distintamente avvertita da chi ce l’ha (quando è di origine alimentare, di solito, chi ha l’alito cattivo non si accorge di averlo).

Oltre questi segnali di allerta da non sottovalutare è bene recarsi con regolarità dal dentista perché la parodontite è sempre causata da placca o tartaro sottogengivale e dai batteri che li compongono. Quindi una pulizia professionale e accurata eseguita regolarmente per tutta la vita assicura, più di ogni altra cosa, la giusta prevenzione contro la parodontite e contro altre eventualità che interessano i denti.

Cosa faccio se noto uno o più sintomi descritti?

Quando la menopausa mette in moto il suo meccanismo di cambiamento, questo tipo di patologie diventa progressivo e permanente.

Tuttavia la parodontite non conduce necessariamente alla perdita dei denti, ma può essere efficacemente “bloccata”. Va sottolineato però che può essere efficacemente fermato e controllato solo se si individua e si diagnostica correttamente nelle prime fasi, giacché con il progredire, il recupero diventa via, via sempre più difficile.

Per questo è fondamentale che tu ti ricordi di:

  • Consultare il dentista e/o il parodontologo e iniziare una terapia collaborativa nella quale l’impegno del paziente per proseguire la pulizia accurata domestica è fondamentale; in questi casi vanno usati strumenti specifici per integrare l’azione di pulizia di spazzolino, dentifricio, filo interdentale e scovolino.
  • ⊕ In caso di problemi , il dentista potrebbe raccomandare di eseguire la pulizia professionale dei denti ogni 3 mesi, dunque più frequentemente del solito, per impedire alle tasche parodontali (ovvero a quelle fessure tra dente e gengiva che si formano quando si consuma l’osso) di riempirsi di placca o tartaro. Sono infatti queste le cause più frequenti di infezione parodontale.
  •  Informarsi con i propri genitori o parenti prossimi se ci sono stati casi di parodontite: la predisposizione alla piorrea ha infatti una base genetica.

Bocca secca: uno dei fattori predisponenti per la parodontite in menopausa

Oltre ai tipici fattori predisponenti, fra i quali l’abitudine al fumo, la predisposizione genetica, difese immunitarie deboli o più deboli del solito (periodo di stress, carenze alimentari) oppure patologie specifiche come diabete e artrite, la parodontite in menopausa trova terreno fertile anche come patologia correlata a un disturbo frequentissimo nelle donne in menopausa: la bocca secca.

La scarsa salivazione limita al naturale ruolo protettivo e detergente della saliva di essere pienamente efficace. Oltre ciò, una salivazione ridotta provoca sensazioni sgradevoli di secchezza delle fauci che non viene compensata neppure dall’idratazione esterna (acqua).

I sintomi della bocca secca possono essere:

  • ⊕ Bocca urente, ovvero bruciore (anche intenso) alla lingua, al palato e alla bocca. Questa patologia è nota anche come stomatodinia o glossodinia;
  • ⊕ Difficoltà di deglutizione e digestione;
  • ⊕ Alterazioni nel gusto o generale difficoltà di percezione dei sapori;
  • ⊕ Fastidio quando si chiude la bocca.

Igiene orale e buone abitudini alimentari aiutano a difendere il sorriso per sempre

Ora conosci meglio la parodontite, o piorrea, e le sue cause.

Resta il fatto che l’arma migliore per difendere il sorriso prima, durante e dopo la menopausa resta l’igiene orale quotidiana, effettuata con costanza e meticolosa precisione.

Accanto a ciò, è fondamentale mantenere buone abitudini quotidiane, come evitare il fumo di sigaretta, l’alcol e abituarsi a evitare lo stress per esempio attraverso attività fisica e pratiche di rilassamento (Yoga, mindfulness, o ricorrendo all’aiuto di uno psicologo) che facciano recuperare il contatto con se stessi e con i propri ritmi vitali.

Anche a tavola, però, si può fare molto per mantenere un corretto apporto di vitamine (in particolare quelle del gruppo D), minerali e antiossidanti, fondamentali per mantenere il corpo giovane e attivo in tutte le sue parti.

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I medici e i professionisti che hanno contribuito alla realizzazione e alla validazione scientifica dei nostri contenuti.
Medico chirurgo, specializzato in ostetricia e ginecologia

Direttore del Centro di Ginecologia e Sessuologia Medica dell’Ospedale San Raffaele Resnati di Milano

Dottore in scienze motorie

PhD, docente presso Università Ecampus e Università G. D'Annunzio di Chieti

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