Disfunzioni della tiroide in menopausa: una relazione poco indagata

tiroide: una donna si tocca il collo

I sintomi dell’ipotiroidismo sono molto simili ai primi disturbi della menopausa: una relazione ancora poco indagata dalla medicina ma che potrebbe dare risposte interessanti.

L’ipotiroidismo è una condizione che colpisce la ghiandola tiroidea, facendole produrre una bassa quantità di ormone tiroideo. Maggiore sensibilità al freddo, più alti livelli di trigliceridi e colesterolo, problemi di memoria, stanchezza o sensazione di stanchezza persistente, aumento del grasso corporeo, assottigliamento dei capelli, stati depressivi o tristezza, pelle secca e screpolata: questi sono i principali disturbi causati dall’ipotiroidismo. Ti suonano familiari e pensi che potresti soffrire di questo disturbo?

Non allarmarti, non è detto che tu abbia problemi alla tiroide: potrebbero essere solo gli effetti della menopausa, che sia essa prossima o in pieno svolgimento.

Ipotiroidismo e menopausa hanno effettivamente diversi disturbi in comune. Inoltre, l’ipotiroidismo è una condizione che può insorgere in qualunque momento nell’arco della vita, ma è più frequente dopo i 50 ed è proprio questo il periodo in cui la maggior parte delle donne si trova ad attraversare la menopausa e a sperimentare i primi disturbi ad essa legati. Ma c’è una connessione tra menopausa e tiroide? E l’ipotiroidismo può acuire i disturbi della menopausa? Sono domande a cui la ricerca cerca di dare risposte da tempo, ma solo recenti studi hanno fatto luce su questa controversa relazione.

In questo post parleremo di

  1. ♦ Estrogeni e funzione tiroidea
  2. ♦ L’ipotiroidismo può influenzare i disturbi della menopausa?
  3. ♦ Quando rivolgersi al medico e quali esami effettuare

Estrogeni e funzione tiroidea

Nella maggior parte delle donne che attraversano la menopausa si osserva una significativa riduzione della produzione di progesterone. L’effetto più immediato è uno squilibrio nei livelli di estrogeni, noto come dominanza di estrogeni. Elevati livelli di estrogeni possono bloccare il trasporto dell’ormone tiroideo e inibire la conversione dell’ormone tiroideo inattivo T4 nella forma attiva T3.

Secondo uno studio condotto nel 2011, gli estrogeni possono anche avere un impatto negativo sui recettori della tiroide (i ricercatori hanno scoperto che i livelli di estrogeni possono influenzare la funzione tiroidea e portare a disturbi della tiroide. Ma sono necessarie ulteriori ricerche per comprendere meglio la relazione tra questi due ormoni). Questo riduce la capacità della tiroide di influenzare non solo la funzione mestruale, ma anche altre aree del corpo. A causa dell’interconnessione della funzionalità estrogenica e tiroidea, è frequente che le donne in menopausa e perimenopausa soffrano, in modo più o meno accentuato, di disfunzione tiroidea.

In altre parole, più estrogeni ci sono in circolo, meno gli ormoni tiroidei riusciranno a svolgere correttamente la loro funzione.

L’ipotiroidismo può influenzare i disturbi della menopausa?

Primi disturbi della menopausa?

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La menopausa influenza l’attività tiroidea tanto quanto la tiroide influenza l’andamento e la progressione della menopausa. Le ovaie e l’utero si affidano alla funzione tiroidea per ottenere gli ormoni tiroidei di cui hanno bisogno per funzionare correttamente e rimanere attivi. L’intensità dei disturbi della menopausa è fortemente dipendente dalla produzione e dalla disponibilità dell’ormone tiroideo. Alcuni ricercatori sostengono che l’ipotiroidismo  può  causare un aumento dei sintomi e un peggioramento delle complicazioni  della menopausa.

Un’attività limitata della tiroide può  avere conseguenze anche sul trofismo vaginale, ci possono essere  perdite vaginali, bruciore e rapporti dolorosi. In genere, le donne in perimenopausa e in menopausa che soffrono di ipotiroidismo sperimentano anche un aumento della secchezza vaginale, dei capelli e della pelle, oltre che vampate di calore. Con la riduzione dell’attività della tiroide, l’intensità di questi disturbi aumenta.

Recenti studi hanno anche dimostrato che la disfunzione tiroidea può influenzare gli effetti a lungo termine della menopausa. Le donne in menopausa con ipotiroidismo sono infatti maggiormente esposte al rischio di osteoporosi e malattie cardiovascolari. Fortunatamente, uno studio del 2007 ha dimostrato che per le donne con un disturbo della tiroide e con gravi sintomi della  menopausa hanno avuto un miglioramento della sintomatologia menopausale  dopo essere state curate per il disturbo della tiroide secondo i normali protocolli.

Menopausa o ipotiroidismo? Quando rivolgersi al medico e quali esami effettuare

Se i disturbi della menopausa sono persistenti e difficili da gestire o sospetti un problema di tiroide è il momento di rivolgerti al medico.

Il tuo medico di base saprà indirizzarti, se ritiene sia il caso, verso uno specialista endocrinologo. Puoi anche parlarne prima con il tuo ginecologo, soprattutto in presenza di disturbi quali stanchezza, vampate di calore, variazioni di peso e sbalzi d’umore, se noti un acuirsi di tali disturbi o se hai una storia familiare di disturbi endocrini, in particolare legati ad una disfunzione tiroidea.

Che tu decida di rivolgerti al tuo medico di base o direttamente ad un endocrinologo, ci sono una serie di esami del sangue che ti verranno prescritti per valutare la funzionalità della tua tiroide. Vediamo quali sono:

TSH o tireotropina

Questo esame si effettua per valutare la concentrazione di TSH (un ormone che stimola direttamente l’attività della tiroide) nel sangue. L’organismo produce più elevati livelli di TSH quando la tiroide è meno attiva. Produce anche meno ormoni T3 e T4. Un livello inferiore al normale di TSH indica ipertiroidismo, mentre un livello elevato è segno di ipotiroidismo.

T3 e T4

La triiodotironina (T3) e la tiroxina (T4) sono i due ormoni che vengono prodotti dalle cellule follicolari tiroidee in risposta all’ormone ipofisario TSH. La loro disponibilità è essenziale per garantire alcune importanti funzioni dell’organismo. Essendo direttamente dipendenti dall’ormone TSH, i valori di questo due ormoni ne sono direttamente influenzati: alti livelli di TSH in genere corrispondono a bassi livelli di T3 e T4. La loro ridotta disponibilità, in questo caso, manda in tilt tutto il sistema che T3 e T4 concorrono a supportare, con l’insorgenza dei disturbi già menzionati.

Questi sono i principali esami che ti verranno prescritti in caso di sospetta disfunzione tiroidea. In alcuni casi, potranno eventualmente richiedere anche un’ecografia alla tiroide, per valutare l’eventuale presenza di noduli. È importante sapere, tuttavia, che un solo prelievo non è sufficiente per la diagnosi di ipotiroidismo. In un momento di estrema rivoluzione a livello di assetto ormonale, come quello della menopausa, è importante valutare tutto il quadro ormonale generale, anche a più riprese, prima di pronunciare definitivamente la diagnosi di ipotiroidismo.

Il consiglio è quello di non sottovalutare eventuali disturbi di crescente intensità e di difficile gestione e di parlarne con il medico che saprà dirti se e come è il caso di procedere ad eventuali indagini diagnostiche.

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I medici e i professionisti che hanno contribuito alla realizzazione e alla validazione scientifica dei nostri contenuti.
Medico chirurgo, specializzato in ostetricia e ginecologia

Direttore del Centro di Ginecologia e Sessuologia Medica dell’Ospedale San Raffaele Resnati di Milano

Dottore in scienze motorie

PhD, docente presso Università Ecampus e Università G. D'Annunzio di Chieti

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