Perché nei momenti difficili hai voglia di dolci?

voglia di dolce

Fino a qualche anno fa erano i giorni prima del ciclo, ma oggi che sei in perimenopausa la voglia di dolce (quasi) non ti abbandona mai. Perché accade?

La voglia di dolci non risparmia nessuno ed è sempre difficile resistere, soprattutto quando si è in compagnia e nelle occasioni di festa. Sin qui nulla di strano, anche perché la convivialità è un aspetto essenziale della tua vita sociale e del tuo benessere psicofisico. Il corpo però può raccontare molto della tua voglia di zuccheri. Ti sarai accorta di avvertirla in modo più marcato in concomitanza con alcuni eventi o fattori, come momenti di stanchezza o stress oppure se hai dormito poco o male durante la notte o, semplicemente, se sei di cattivo umore.

Soprattutto nei soliti giorni del mese che precedono l’arrivo del ciclo mestruale la voglia di dolce si fa più forte.

Qualunque sia il trigger, cioè la “molla”, che scatena la voglia di dolci i responsabili sono quasi sempre gli stessi: gli ormoni. In questo articolo ti spieghiamo perché e come puoi fare per alleviare il senso di “urgenza” di assumere zuccheri.

Perché c’è una relazione tra voglia di dolci e perimenopausa?

Le variazioni dei livelli di estrogeni e progesterone, tanto prima dell’arrivo del ciclo quanto nel periodo che precede la scomparsa definitiva delle mestruazioni (cioè, dopo 12 mesi di assenza del ciclo, la menopausa vera e propria), interferiscono con i livelli di serotonina, un neurotrasmettitore che, oltre all’umore, regola anche lo stimolo della fame e il senso del gusto. E, si sa, che quando ci si sente stressati, tristi, stanchi, la “fame emotiva” si placa soltanto con i dolci perché gli zuccheri sono il principale carburante del cervello quando è in “sofferenza”.

Così innalzare la richiesta di zuccheri si configura, per il cervello, come efficace risposta ai livelli di cortisolo che aumentano e che la serotonina non riesce – in qualche modo – a controbilanciare. Il cortisolo è noto anche come ormone dello stress e viene prodotto su impulso del sistema nervoso. Un aumento di cortisolo scatena una serie di conseguenze, tra le quali l’aumento della concentrazione di grassi nel sangue e un aumento della glicemia che potrebbe essere responsabile anche di un senso di fame insaziabile e ossessivo.

Un segnale che altro non fa che alimentare la domanda di dolci da parte dell’organismo a causa dei picchi continui di glicemia. Questo meccanismo è particolarmente importante da controllare perché, per più motivi, può costituire un fattore di rischio per la salute (ne parliamo più avanti).

10 sintomi della glicemia alta

Se leggendo ti stai chiedendo se la tua inspiegabile “fame nervosa” sia per caso causa della glicemia alta, tieni d’occhio questi sintomi:

  • Sete o sensazione di bocca asciutta: si può avvertire la sensazione di avere la bocca costantemente secca e asciutta in presenza (o no) di sete costante. Bere è sempre molto positivo ma se hai sete troppo spesso dovresti indagarne le cause
  • Bisogno frequente di urinare se senti spesso il bisogno di andare in bagno, in particolare durante la notte, pianifica un controllo della glicemia, oltre a un esame delle urine per verificare la presenza di infezioni intime, molto più frequenti in perimenopausa e menopausa
  • Affaticamento costante: la glicemia alta può dare come sintomo generico anche spossatezza e stanchezza costante
  • Lenta guarigione delle ferite che rimarginano più lentamente del solito
  • Prurito e pelle secca possono essere la conseguenza di livelli di glicemia alti. Specialmente in menopausa, però, questo disturbo interessa moltissime donne anche al livello intimo. Ecco che livelli alti di glicemia insieme alla secchezza della pelle, tipica della menopausa, potrebbero peggiorare la severità del sintomo
  • Fame costante, specialmente di dolci e aumento di peso specialmente al livello addominale
  • Infezioni ricorrenti per l’abbassamento delle difese immunitarie generato da un livello alto di cortisolo
  • Umore instabile e quindi nervosismo, irritabilità, cambiamenti repentini dell’umore. Anche questi sono conseguenze contemporaneamente dell’altalena ormonale della perimenopausa
  • Sudorazione e tachicardia: anche in questo caso possono essere sintomi della glicemia alta ma anche conseguenze della menopausa alle porte
  • Intorpidimento: un segno particolare della glicemia alta è l’intorpidimento, in particolare delle labbra e della lingua.

La voglia di dolci può derivare anche dalla perimenopausa

Hai letto nel paragrafo precedente che molti dei sintomi della glicemia alta sono anche disturbi che possono comparire tipicamente in perimenopausa e menopausa per effetto diretto della svolta fisiologica del corpo nella produzione ormonale.

Dunque motivazioni diverse che possono portare allo stesso sintomo e che, se si verificano contemporaneamente (glicemia alta + perimenopausa), possono peggiorare la severità dei disturbi.

Nel caso della glicemia alta è fondamentale fare un esame diagnostico per verificare la severità del tuo problema e poi seguire le indicazioni del medico sulla dieta da seguire e sullo stile di vita. La glicemia alta si può tenere sotto controllo.

Nel caso dei disturbi della perimenopausa e di quella voglia di dolce che ti attanaglia “per colpa” di irritabilità, notti difficili e vampate dalle quali “consolarsi”, puoi farti aiutare da un integratore naturale come Femal, 100% di origine vegetale che ha anche il vantaggio di non favorire l’aumento di peso.

Grazie alla potenza naturale dell’estratto citoplasmatico di polline purificato, Femal aiuta il corpo a superare i principali disturbi della perimenopausa con una sola capsula al giorno.

Voglia di dolci in perimenopausa: perché può essere pericolosa per la salute

L’eccesso di zuccheri nel sangue stimola il pancreas a rilasciare insulina per abbassarne i livelli. Siccome questa “risposta” è proporzionale al carico glicemico, ecco che un pasto eccessivamente ricco in zuccheri condiziona la liberazione di un quantitativo di insulina molto elevato. La conseguenza più vistosa è l’accrescimento del tessuto adiposo, soprattutto sul girovita.

Non si tratta, però, di una questione puramente estetica ma c’è molto di più perché questa situazione:

  • impedisce all’organismo di utilizzare i depositi di grasso favorendo l’aumento di peso
  • favorisce infiammazioni e infezioni
  • aumenta il rischio cardiovascolare
  • rappresenta un fattore collaterale di rischio per i tumori (in quanto correlata al sovrappeso, alla vita sedentaria, alle cattive abitudini alimentari)

Non tutti gli zuccheri sono uguali

Quanto abbiamo detto non vuol dire che gli zuccheri debbano essere demonizzati in toto e che, quindi, i carboidrati debbano sparire dalla tua tavola. È opportuno fare un distinguo:

  • sì ai carboidrati complessi di pane, pasta e riso (meglio se integrali perché più ricchi di fibre e con un indice glicemico più basso), che non devono mai mancare sulla tua tavola
  • no agli zuccheri semplici contenuti in dolci, bibite e snack perché alzano velocemente l’indice glicemico e aumentano la richiesta continua di “dolce” da parte del cervello.

Una corretta alimentazione in perimenopausa deve basarsi sul controllo dell’indice glicemico attraverso una strategia funzionale impostata sull’assunzione di alimenti a basso indice insulinemico, capaci di assicurare senso di sazietà a lungo e, al tempo stesso, di prevenire le malattie cardiovascolari e metaboliche. È scientificamente dimostrato, infatti, che una dieta a basso carico glicemico dia benefici per la salute.

Voglia di dolci in perimenopausa: 7 consigli per tenerla a bada

Di seguito ti elenchiamo qualche strategia“furba”per limitare la voglia di dolci e, al tempo stesso, non mortificare il palato né peggiorare il tuo umore che, si sa, in questo periodo potrebbe non essere alle stelle. Prima, però, una premessa: soltanto il nutrizionista può elaborare un piano alimentare specifico per le tue esigenze, anche sulla base delle tue condizioni di salute. Perciò, se vuoi perdere qualche chilo e sei decisa a metterti a dieta,  rivolgiti ad un esperto della nutrizione.

  • prediligi una colazione salata a base di pane tostato con olio o avocado (ricco di grassi buoni): ti aiuterà a sentirti sazia più a lungo e ad evitare quei pericolosi “languorini” a metà mattina che avverti ogni qualvolta fai colazione con biscotti e croissant
  • consuma la frutta lontano dai pasti oppure, se la mangi a tavola, considerala come unica fonte di carboidrati del pasto (in questo caso no pasta, no pane)
  • abbina sempre una piccola porzione di frutta secca o semi oleosi alla frutta che mangi, costituiscono fonte di energia preziosa, oltre a fornire preziosi elementi per il tuo metabolismo
  • Consuma pasta, riso o verdure condite con olio extravergine di oliva. Puoi anche migliorare il sapore saltandoli in padella: lo shock termico durante il passaggio sul fuoco vivo diminuisce l’indice glicemico
  • consuma datteri, banane, prugne secche al posto dello zucchero per dolcificare yogurt o dolci fatti in casa
  • non tutto ciò che ha un sapore dolce è vietato! Qui trovi una lista di alimenti che possono soddisfare la tua voglia di dolce senza rischi per la tua salute e per la tua linea  come il cioccolato extra fondente con una percentuale di cacao minimo 85%
  • pratica una leggera ma costante attività fisica: se ti stai chiedendo cosa c’entra lo sport con la voglia di dolci, devi sapere che il movimento migliora il benessere in senso generale, sia fisico che psicologico, perché  stimola la produzione di endorfine e serotonina che, nei giusti livelli, supportano l’umore e dunque e ti aiutano a tenere sotto controllo quella voglia di dolci che spesso è figlia solo di frustrazione e stanchezza.

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I medici e i professionisti che hanno contribuito alla realizzazione e alla validazione scientifica dei nostri contenuti.
Medico chirurgo, specializzato in ostetricia e ginecologia

Direttore del Centro di Ginecologia e Sessuologia Medica dell’Ospedale San Raffaele Resnati di Milano

Dottore in scienze motorie

PhD, docente presso Università Ecampus e Università G. D'Annunzio di Chieti

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