Premenopausa e perimenopausa: disturbi, effetti e cure

superare i disagi della menopausa

Sono tante le alterazioni fisiche e psicologiche di questo periodo così delicato per la vita di una donna: tra modificazioni più lievi e cambiamenti più fastidiosi, ecco tutto quello che devi sapere per vivere al meglio il passaggio alla menopausa.

Gli ormoni iniziano a fare i capricci, il ciclo mestruale è irregolare, arrivano le vampate di calore e gli sbalzi d’umore, compare qualche fastidio intimo, come la secchezza vaginale. Intanto, tu sei sempre più irritabile e stanca, anche perché fai difficoltà a dormire bene di notte. Il tuo corpo è in trasformazione: lo vedi dal tono muscolare che scende, da quei rotolini sulla pancia che prima non avevi. Ti guardi allo specchio e ti sembra di non riconoscerti più.

È la premenopausa, un passaggio naturale, ma critico, della vita di una donna. Sono cambiamenti fisiologici, e quindi normali, quelli che portano alla fine dell’età fertile. Ma molti di loro sono fastidiosi, alcuni possono diventare insopportabili. Generando ansia, stress e frustrazione.

Il passaggio che conduce alla cessazione dell’attività ovarica e alla scomparsa delle mestruazioni, avviene in maniera graduale e con caratteristiche e tempi diversi da donna a donna, in una fascia di età che, genericamente, si inquadra tra i 45 ed i 55 anni.

Se hai notato i primi cambiamenti del tuo corpo e inizi a pensare che possa essere arrivato il momento anche per te, mettiti comoda e leggi questo articolo.

Significato di premenopausa e perimenopausa: momenti diversi della vita di una donna

Facciamo chiarezza sui termini “premenopausa” e “perimenopausa”: non sono la stessa cosa anche se spesso sono usati indifferentemente.

•  La premenopausa, come dice la parola stessa, è il periodo precedente la menopausa. Quello nel quale le mestruazioni diventano irregolari, cominci a soffrire d’insonnia anche se non hai mai avuto problemi di sonno, il tuo corpo si “arrotonda”, potresti soffrire di episodi di depressione o ansia.
Questa fase può durare pochi mesi ma anche anni.
La durata media è stimata intorno ai 4 anni, ma questo dato è estremamente variabile. Lo stesso periodo può durare, infatti, da alcuni mesi fino a 10 anni Secondo IMS (International Menopause Society) il termine premenopausa è spesso utilizzato in modo ambiguo per riferirsi al periodo che va da uno a due anni immediateamente prima della menopausa o a tutto il periodo riproduttivo precedente alla menopausa.

Non si parla più di premenopausa dopo 12 mesi di assenza del ciclo mestruale: a questo punto si è in menopausa.

•  Per tutto il primo anno di menopausa si parla di perimenopausa, la fase che porta dalla premenopausa fino a quando le mestruazioni cessano definitivamente.
Si annuncia con irregolarità dei cicli mestruali che tendono a ravvicinarsi (polimenorrea) o a diventare meno frequenti (oligomenorrea). Le mestruazioni possono diventare abbondanti e dolorose e ci può essere anemia da carenza di ferro. In questo periodo, anche se le mestruazioni mantengono una certa regolarità, la possibilità di restare incinta si riduce, ma non è del tutto esclusa.

Quali sono i disturbi che ti fanno capire di essere prossima alla menopausa?

Le prime irregolarità mestruali possono arrivare anche a 40 anni (quando si parla di menopausa precoce), ma più generalmente il ciclo inizia a fare i capricci intorno ai 45. Può essere più scarso o più abbondante, più ravvicinato (fino a due volte in un mese) o più lungo (anche a distanza di 40 giorni). Devi pensare che può trattarsi di premenopausa se noti tutti o una parte dei sintomi che ti elenchiamo:

1) Vampate di calore: sono il disturbo più frequente (ed anche il più fastidioso) dell’approssimarsi della menopausa.

2) Insonnia e sudorazioni notturne: insieme, alimentano un circolo vizioso che ti impedisce di riposare bene.

3) Gonfiore addominale: il calo nella produzione di estrogeni e il rallentamento del metabolismo sono responsabili dell’accumulo di adipe sul girovita anziché sulle cosce.

4) Sbalzi d’umore: diventi triste all’improvviso o sei nervosa ed irritabile come nella sindrome premestruale.

5) Secchezza vaginale: ancora una volta è l’abbassamento del livello di estrogeni (le ovaie che si preparano a mettersi a riposo ne producono meno) il responsabile di questo disturbo comune a tutte le donne che si avvicinano alla menopausa.

6) Dolori articolari e ossei: la carenza di estrogeni si ripercuote anche sul sistema osteo-articolare e comporta fastidiosi dolori articolari, soprattutto alle spalle.

La riduzione di collagene ed elastina, tipica dell’età matura, determina l’assottigliamento dei dischi intervertebrali, che diventano rigidi. Le conseguenze sono perdita di mobilità e  sofferenza per le vertebre, sulle quali i “carichi” non si ripartiscono più in maniera equilibrata.

Quali sono gli effetti dei cambiamenti della premenopausa sul tuo corpo?

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•  Vampate di calore: ti rendono nervosa perché ti colgono improvvisamente in qualunque situazione. La sudorazione abbondante ed il rossore diffuso in viso che determinano, possono addirittura ostacolare una normale vita sociale.

•  Insonnia e sudorazioni notturne: sudare abbondantemente di notte, in qualunque stagione dell’anno, interrompe il tuo sonno e ti fa, in generale, riposare male. Anche l’irritabilità (e l’inevitabile stress psicologico) che questi episodi ti provocano alimenta i disturbi del sonno.

Gonfiore addominale: quei rotolini sulla pancia che compaiono anche se non hai modificato la tua alimentazione e il tuo stile di vita, ti regalano qualche chiletto in più. In genere ti senti più gonfia e meno tonica per effetto del calo dei livelli ormonali ma anche dell’aumento della ritenzione idrica.

Sbalzi d’umore: l’umore ballerino, che spesso ti fa sentire a terra, può determinare episodi di depressione, ansia e stress. E rendere difficoltosi i rapporti con gli altri e con il tuo partner.

Secchezza vaginale: gli effetti della secchezza vaginale sono il fastidio intimo continuo ed il dolore durante i rapporti sessuali, con le conseguenti ripercussioni psicologiche ed emozionali. Il calo del desiderio sessuale è, da solo, un altro sintomo della premenopausa, effetto anche della stanchezza cronica.

Dolori articolari e ossei: il calo di estrogeni, collagene ed elastina si ripercuote sull’apparato osseo-articolare con artrosi, osteoporosi e conseguente pericolo di fratture alle ossa. L’osteoporosi, com’è noto, è uno dei rischi maggiori connessi alla menopausa per la salute delle donne.

Ecco i rimedi per limitare i disagi provocati dagli squilibri ormonali: le vampate di calore

Non c’è molto da fare per contrastare la sensazione di aumento della temperatura corporea, ma puoi adottare piccoli accorgimenti per limitare il problema.

Ridurre la caffeina ed evitare i cibi piccanti, speziati ed eccessivamente salati, può essere utile per diradare questi episodi e renderli più sopportabili. Attenzione, la caffeina non è solo nel caffè ma è nascosta in molte bevande. Sconsigliati anche il tè e la cioccolata. È buona norma, inoltre, indossare indumenti di cotone, quindi traspiranti, ed evitare le fibre sintetiche che non lasciano disperdere il calore del corpo. Può essere comodo vestirsi “a strati” in modo da potersi facilmente scoprire quando arrivano le vampate.

Eliminare sudorazione e insonnia notturna dopo i 45 anni

Erbe come camomilla, malva, melissa, biancospino e passiflora potrebbero aiutarti a riposare meglio, calmando la tua emotività (gli squilibri ormonali ti rendono più nervosa) e favorendo un riposo notturno senza risvegli frequenti. Se sono le vampate di calore ad interrompere il tuo riposo notturno, presta particolare attenzione all’ambiente in cui dormi: deve essere fresco e ben areato durante il giorno; scegli pigiami e biancheria per il letto in cotone.

Rimedi per contrastare il gonfiore addominale in premenopausa e menopausa

Una dieta equilibrata ed un’attività fisica regolare, anche se leggera, sono l’unico modo per mantenerti in forma. Ma anche per ridurre il rischio cardiovascolare. Non serve sottoporti a regimi alimentari ferrei: sai che è “colpa” della menopausa se hai preso qualche chilo in più, quindi cerca di seguire un’alimentazione sana senza perdere il sorriso. Se sei in sovrappeso ed è necessario che tu segua un regime dimagrante, allora dovrai farti seguire da un medico.

Il fai-da-te rischia di nuocere alla tua salute e di rendere ancora più complicata la fase di transizione verso la menopausa. Considera anche che il movimento giova pure al tuo umore (tanto più se decidi di farlo in compagnia), scaccia la tristezza e mantiene attiva la tua mente, scongiurando i problemi di memoria e i deficit cognitivi. Possono bastare lunghe camminate a passo veloce due o tre volte la settimana, o una ginnastica dolce come quella posturale o lo yoga.

Irritabilità: puoi farcela a restare calma, con un piccolo aiuto esterno

La prima cosa che puoi fare per stare meglio è imparare a prenderti cura di te stessa e a coccolarti. Passeggiare, coltivare un hobby, dedicare tempo a ciò che ti piace fare. Non c’è nulla di meglio, poi, della compagnia delle persone che ami e che ti amano. Ma se i capricci dell’umore si fanno così pesanti da sconfinare in depressione, allora serve la consulenza di uno specialista.

Secchezza e prurito: se la vita intima fa rima con fastidio

Per ridurre la secchezza vaginale ed alleviarne i fastidi intimi esistono diversi trattamenti possibili che può prescriverti il tuo ginecologo facendo insieme a te una scelta personalizzata…  A dispetto di quanto il tuo corpo sembra suggerirti, “sforzarti” di continuare ad avere rapporti con il tuo partner può aiutarti perché l’attività sessuale migliora l’elasticità dei tessuti.

Dolori ossei in menopausa: un disturbo che deve essere ascoltato attentamente

Il movimento aiuta la mobilità articolare e previene artrosi ed osteoporosi, ma anche le malattie cardiovascolari. È bene, inoltre, inserire nella dieta alimenti ricchi di calcio e di vitamina D, che ne facilita l’assorbimento (valutando con il medico il supporto di integratori sia per l’uno che per l’altra). Anche l’esposizione al sole (con le dovute precauzioni) è un fattore importante per fissare il calcio nelle ossa perché i raggi solari stimolano la produzione di vitamina D. Ricorda che non soltanto i latticini sono ricchi di calcio: ne contengono in grandi quantità anche mandorle, arance, cavoli e verza (e in generale tutte le verdure a foglia larga), ma anche l’acqua. L’osteoporosi si diagnostica con la Moc: questo esame misura la quantità di calcio presente nelle ossa e la densità ossea.

In ogni caso, se vivi la stagione che precede la menopausa, una visita dal tuo ginecologo è un appuntamento che non puoi evitare o rimandare. Solo un percorso personalizzato, infatti, può essere utile per contrastare i fastidi di questa delicata fase, e soprattutto per preservare la tua salute e la tua serenità. Lo specialista potrà innanzitutto diagnosticare con esattezza la premenopausa prescrivendoti degli esami specifici come il dosaggio ormonale o il Pap-test.

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I medici e i professionisti che hanno contribuito alla realizzazione e alla validazione scientifica dei nostri contenuti.
Medico chirurgo, specializzato in ostetricia e ginecologia

Direttore del Centro di Ginecologia e Sessuologia Medica dell’Ospedale San Raffaele Resnati di Milano

Dottore in scienze motorie

PhD, docente presso Università Ecampus e Università G. D'Annunzio di Chieti

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