Nausea e disagi intestinali come disturbo tipico della perimenopausa

nausea in menopausa

Le vampate possono generare un senso di nausea, la recrudescenza della sindrome premestruale anche, l’emicrania può causare lo stesso disturbo. Ecco che la menopausa può influire anche sul benessere dell’apparato digerente e dell’intestino, il nostro “secondo cervello”:  non a caso si tratta di un periodo stressante, anche psicologicamente.

 

Pensi all’approssimarsi della menopausa e ti vengono in mente i disturbi più diffusi e più conosciuti e noti.

A volte, però, possono comparire disagi intestinali e senso di nausea, disagi meno frequenti (e che spesso non si intendono come correlati) ma parecchio fastidiosi. ti diciamo tutto sul perché la menopausa può influire sul benessere dello stomaco (ma anche dell’intestino).

Nausea in menopausa. Cos’è?

Se ai primi episodi di nausea ti sono tornati alla mente quelli della gravidanza, sappi che qui il discorso non è molto diverso.

Durante i primi mesi della gravidanza i tuoi equilibri ormonali si sono repentinamente modificati ed è esattamente ciò che accade anche nella perimenopausa, per fortuna in modo decisamente più graduale.

La nausea può essere dunque una conseguenza delle alterazioni ormonali legate alla fine dell’età riproduttiva: Mal di testa? Sindrome premestruale più forte? Vampate? Sono tutti effetti imputabili alla diversa produzione dei livelli di estrogeni e progesterone, che a loro volta possono avere come effetto secondario anche la nausea.

Menopausa e apparato digerente

Gli squilibri ormonali, però, possono avere anche ripercussioni dirette sull’apparato digerente: il senso di nausea che alcune donne possono avvertire potrebbe essere legato direttamente a disturbi gastrici conseguenti il nuovo assetto ormonale.

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Femal è un prodotto a base di estratto purificato di polline che non contiene isoflavoni di soia e trifoglio rosso che hanno, invece, un effetto estrogenico.
Anche per questo non favorisce l’aumento di peso.


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La ridotta produzione di estrogeni (che diminuirà sempre più fino ad assestarsi su livelli prossimi allo zero in menopausa conclamata) modifica, infatti, l’attività delle ghiandole digestive: tra gli effetti possono esserci la ridotta funzionalità delle ghiandole salivari (da qui la non rara sensazione di bocca “impastata”) ma anche una ridotta efficienza della funzionalità enzimatica, e di conseguenza del processo digestivo.

La nausea in menopausa può durare a lungo

Per tutte queste ragioni, il problema va indagato (puoi rivolgerti al ginecologo, che ti indirizzerà dagli specialisti del caso): l’indagine è utile per escludere patologie vere e proprie ma soprattutto per limitare i disagi nella vita quotidiana perché la perimenopausa può durare anni.

Nausea in menopausa: attenta alla fame continua

La nausea, lo sappiamo, è un disturbo molto fastidioso da sopportare e spesso si attenua mettendo in bocca dei crakers o dei grissini.

Mangiare continuamente, però, non è che un palliativo che, in un periodo così delicato come quello che vivi, potrebbe avere conseguenze sulla tua forma fisica ma anche sulla tua salute.

La tendenza a prendere peso è già di per sé comune in menopausa ed è sempre una conseguenza dei cambiamenti ormonali che possono incidere sul metabolismo. Ecco perché in questo momento controllare la dieta in modo più attento è fondamentale.

Voglia ricorrente di dolce insieme a più snack per fronteggiare la nausea, per alleviare i momenti di tristezza e gli sbalzi d’umore, ed ecco che la bilancia ne risente a svantaggio del tuo benessere e (spesso) della tua psiche.

Il rischio è che si inneschi un pericoloso circolo vizioso che potrebbe avere la sola conseguenza di farti prendere peso (è l’ultima cosa di cui la tua salute ha bisogno) senza che tu veda sparire né la nausea né il tuo umore.

È vero che anche l’intestino va in menopausa?

È un modo di dire piuttosto diffuso quello secondo il quale “anche l’intestino va in menopausa”. Che tu lo abbia sentito citare o meno, ha un suo fondamento scientifico.

La ridotta produzione ormonale negli anni che precedono la menopausa, infatti, ha ripercussioni anche sui livelli (e sulla composizione) delle secrezioni intestinali: ne consegue un’alterazione della flora intestinale e di tutto l’ecosistema che garantisce il perfetto funzionamento dell’intestino.

Un organo fondamentale per il benessere psico-fisico, tanto da essere considerato un “secondo cervello” perché in strettissima correlazione con il sistema nervoso centrale, e quindi fortemente influenzato dai nostri pensieri e dai nostri umori.

Basterebbe già questo per capire come in un periodo così emotivamente delicato come quello che vivi il tuo intestino sia messo a dura prova. Ma c’è di più: il calo nella produzione di ormoni (in particolare di estrogeni, i cui ricettori sono presenti anche sulle pareti intestinali) ha effetti diretti sulla funzionalità intestinale: da qui possono derivare molti disturbi “secondari” della menopausa come stipsi e colon irritabile, meteorismo e gonfiore addominale.

Un integratore per ritrovare il benessere

Se sei in perimenopausa e i disturbi ti stanno mandando in tilt, puoi provare un integratore naturale e privo di principi ormonali, di isoflavoni di soia o trifoglio rosso, che ti può aiutare a superare un momento un po’ difficile della tua vita.

Femal è un estratto di polline purificato che viene utilizzato da oltre 18 anni. Le donne che hanno assunto Femal non hanno manifestato alcun effetto indesiderato (Nella ricerca dei dott. David Elia e Pierre Mares, pubblicata a nov. 2008) ma hanno trovato giovamento e sollievo per i principali disagi della menopausa. Femal, non favorisce l’aumento di peso, per cui puoi continuare a utilizzarlo anche se pensi che sia arrivato il momento di metterti a dieta.

Leggi cosa dicono di Femal le donne che lo hanno provato.

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I medici e i professionisti che hanno contribuito alla realizzazione e alla validazione scientifica dei nostri contenuti.
Medico chirurgo, specializzato in ostetricia e ginecologia

Direttore del Centro di Ginecologia e Sessuologia Medica dell’Ospedale San Raffaele Resnati di Milano

Dottore in scienze motorie

PhD, docente presso Università degli Studi di Bergamo

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