Bevi abbastanza? Ecco i segnali che ti dicono di no

perché bere è importante in menopausa

La giusta idratazione dalla premenopausa in poi è molto importante. Ecco perché hai bisogno di più acqua e come puoi accorgerti che devi bere di più.

Quante volte l’hai sentito? Bere almeno 2 litri d’acqua al giorno, per arrivare a 3 o anche 4 in estate, è raccomandato a tutti. Il nostro organismo è costituito per i due terzi di acqua (la cui quantità si va riducendo col passare dell’età) e per questo necessita di essere idratato costantemente per garantire il buon funzionamento di tutti gli organi.

Siamo d’accordo con te, è un refrain che conosci e non c’è bisogno di ripeterlo. Ci sono, però, delle fasi della vita di una donna nelle quali il fabbisogno di acqua aumenta ed è giusto rifletterci su: la menopausa è tra queste. Perciò adesso è il momento in cui devi sforzarti di bere di più.

Se fai fatica a farlo ricorda che lo stimolo della sete si avverte sempre meno (pensa a come tende a sparire del tutto nelle persone anziane). Per questo motivo non aspettare di avere sete per bere. Quando avrai l’impulso di prendere la bottiglia d’acqua sarà già troppo tardi perché lo stimolo di bere è l’ultimo campanello d’allarme che suona quando il corpo ha bisogno di essere reidratato.

Perché è importante bere molto specialmente in menopausa

La ridotta produzione di estrogeni e progesterone può creare scompensi nell’equilibrio del tuo organismo e, come sai, determinare, tra i vari effetti, anche la tendenza a prendere peso o a trattenere maggiormente i liquidi. Per questo motivo la corretta idratazione del tuo corpo è il primo passo per garantirgli un corretto funzionamento nel momento in cui gli squilibri ormonali lo mettono a dura prova.

Bere di più ti aiuta efficacemente nel tenere a bada i gonfiori e la ritenzione idrica, per i quali bere molto, e quindi drenare, è ancora un rimedio efficacissimo (oltre che con una sana alimentazione ed una regolare attività fisica).

L’acqua è anche un valido alleato della dieta e bere prima dei pasti può aiutarti a ridurre il senso di fame e favorire il senso di sazietà. Diversi studi scientifici hanno dimostrato che il cervello confonde l’esigenza di bere con quella di mangiare: considera anche questo ogni volta che senti quel languorino che ti porta a “smangiucchiare”. Potresti accorgerti che hai più appetito quando bevi troppo poco.

L’acquati aiuta inoltre a combattere alcuni tra i più comuni (e fastidiosi) disturbi della fase che precede la menopausa: le vampate di calore e le sudorazioni notturne.

In queste situazioni nelle quali la temperatura corporea s’impenna è fondamentale ripristinare l’equilibrio idrico: una bottiglietta d’acqua sempre in borsa ed una sul comodino per la notte sono d’obbligo.

Quali sono i segnali per capire che bevi poco?

Al di là della sete, che è un segnale momentaneo e passeggero, il corpo manda una serie di indicazioni per farci comprendere che stiamo idratando troppo poco il nostro organismo.

Eccone un elenco. Cerca di capire se anche tu devi bere un po’ di più:

1 – La pelle secca è il primo segnale di una scarsa idratazione

Con l’avanzare degli anni e con la ridotta produzione di ormoni, è fisiologico che la pelle si assottigli e perda elasticità. L’acqua la idrata dall’interno, molto più delle creme che applichi esternamente, ed è fondamentale per avere una pelle elastica e luminosa.

Non esageriamo se diciamo che è il miglior antirughe che tu possa assumere. Per questo, quando allo specchio noti una secchezza mai vista prima sul tuo viso, o ruvidità e screpolature su gambe e braccia, prima di dirti rassegnata che “è l’età” fermati a pensare se bevi adeguatamente.

2 – Alito cattivo: se il dentista dice che è tutto ok, prova a bere di più

quando non bevi per molto tempo, produci meno saliva, che non è più sufficiente per pulire la bocca dai batteri.

3 – Urina scura, un segnale chiaro di disidratazione

Le urine sono la prova tangibile della tua idratazione. Il loro colore è un indicatore preciso di salute e di perfetto funzionamento del sistema urinario: deve essere limpida, al massimo giallo paglierino. Perché sia così non deve essere “concentrata” ma, per l’appunto, diluita con l’acqua che hai ingerito.

Se noti delle anomalie di colore prova a bere di più. Una buona idratazione ti aiuta anche a prevenire infezioni delle basse vie urinarie, purtroppo più frequenti del solito in menopausa.

4 – Bere previene la stitichezza

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La menopausa ti gonfia?

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Non di rado affligge le donne che si avvicinano alla menopausa, ma è anche spia di disidratazione. La stipsi si risolve con una buona idratazione: perché l’intestino funzioni bene, infatti, ha bisogno anche di acqua. Le fibre che assumiamo con l’alimentazione possono non bastare da sole. Senza liquidi nessuna sostanza ingerita svolge la sua funzione anti-stitichezza, anzi potrebbe addirittura aumentare il senso di gonfiore.

5 – Emicrania, a volte basta un (grande) bicchier d’acqua

L’acqua è amica di una buona circolazione. Quella delle gambe, che in questo periodo puoi notare più gonfie del solito, ma anche quella che interessa il resto del corpo. Non dimenticare che bere aiuta anche la microcircolazione del cervello e potrebbe alleviare il tuo mal di testa, se questo è legato a problemi di ossigenazione.

6 – Bevi per restare concentrata

L’umore ballerino di questo periodo e gli scherzi della memoria sono conseguenza dei capricci degli ormoni, ma se ti capita anche di fare molta fatica a concentrarti su qualcosa o di notare dei cali dell’attenzione in ciò che fai, considera che può dipendere anche da una scarsa idratazione e quindi dalla carenza degli oligoelementi presenti nell’acqua: calcio, rame, zinco, magnesio, ferro, etc.

Il tuo ginecologo potrà prescriverti degli integratori specifici per assicurarti di assumerne la giusta quantità in relazione al tuo aumentato fabbisogno.

Qualche consiglio smart per bere di più

donna matura al tavolo beve acqua

Non aspettare di sentire lo stimolo della sete: bevi piccoli sorsi d’acqua ma ad intervalli regolari.

Tieni abitualmente qualche bottiglia d’acqua in giro per casa: una in salotto, una accanto al letto, una in cucina. Ovunque ti troverai, avrai la tua acqua da sorseggiare a portata di mano. Se sei solita usare spesso la macchina puoi averne sempre una bottiglia anche lì. E non dimenticare di infilare una bottiglietta piccola anche in borsa. Non avrai scuse per dire che ti dimentichi di bere.

Potresti obiettare che se bevi troppo l’acqua ti gonfia: proprio per evitare che accada, bevi poco e spesso. Quando la sete arriva prepotente e ti fa buttare giù due bicchieri di acqua uno dopo l’altro, a parte essere troppo tardi per reidratare l’organismo che va in sofferenza (lo abbiamo detto sopra), è certo che poi ti sentirai gonfia per aver bevuto tanto e in fretta.

Per evitare la sensazione di gonfiore cerca anche di bere più nell’intervallo tra i pasti che quando sei a tavola. Il consiglio in più: bere una mezz’ora prima di mangiare aiuta a tenere sotto controllo l’appetito e ad aumentare il senso di sazietà.

Nella stagione fredda le tisane possono essere un valido aiuto per introdurre nell’organismo più acqua. Anche d’estate, però, puoi sperimentare ricette di tisane fresche che ti aiutano a mantenere l’idratazione, con gusto.

Anche un maggior consumo di frutta e verdura (composte perlopiù di acqua) ti aiuta ad idratare di più l’organismo. L’acqua della quale il nostro corpo ha bisogno viene anche da ciò che mangiamo e frutta e verdura apportano una quantità importante, specialmente se consumati con regolarità.

Bevi il primo bicchiere d’acqua della giornata appena sveglia, prima ancora del caffè. In questo modo avrai iniziato a reidratare l’organismo dopo la pausa notturna e assunto già una prima, piccola, quantità dell’acqua che devi bere durante la giornata.

Se non riesci a controllare la quantità di acqua che bevi, oppure vuoi capire – effettivamente – quanta acqua bevi, puoi usare delle bottigliette da mezzo litro. In questo modo potrai portarle in giro con te e tenere il conto di quante ne consumi ogni giorno.

Se hai grande difficoltà a bere molto, la tecnologia può venirti incontro. Sono stati inventati e immessi sul mercato dei “tappi intelligenti” che, oltre a svolgere la loro funzione chiudendo la bottiglia, hanno una suoneria che trilla ogni ora. In questo modo sarai avvertita e potrai ricordarti di fare qualche sorso d’acqua. Più innovativo ancora è un piccolo dispositivo (grande più o meno come un ovetto di cioccolato) che si inserisce direttamente nella bottiglia, qualunque essa sia. Questo sensore rileva i movimenti ed è in grado di individuare l’ultimo sorso che hai fatto. In questo modo è capace di avvertire, con un segnale luminoso e sonoro, che è arrivato il momento di bere di nuovo.

Quale tipo di acqua scegliere?

Scegli un’acqua minerale naturale, evita quella gassata e se proprio non puoi rinunciarci opta per l’effervescente naturale, che non è addizionata di anidride carbonica. Leggi l’etichetta sulla bottiglia e presta attenzione che l’acqua sia:

  • • a ridotto contenuto di sodio (non oltre i 50 mg/litro) perché è il miglior alleato del ristagno di liquidi e perché ostacola l’assorbimento del calcio, del quale tu hai un fabbisogno elevato.
  • • ricca di calcio (almeno 200-300 mg /litro), un oligoelemento del quale in questa fase hai maggiormente bisogno per prevenire l’osteoporosi.
  • • mediamente mineralizzata (il valore del residuo fisso non deve essere troppo alto) per contrastare anche le vampate di calore e la secchezza cutanea.

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I medici e i professionisti che hanno contribuito alla realizzazione e alla validazione scientifica dei nostri contenuti.
Medico chirurgo, specializzato in ostetricia e ginecologia

Direttore del Centro di Ginecologia e Sessuologia Medica dell’Ospedale San Raffaele Resnati di Milano

Dottore in scienze motorie

PhD, docente presso Università Ecampus e Università G. D'Annunzio di Chieti

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