L’influenza della premenopausa sul ciclo mestruale: come cambia?

premenopausa e ciclo mestruale

Improvvise irregolarità del ciclo mestruale sono tra i primi, inequivocabili segnali che il corpo invia, per la maggior parte delle donne una volta passati i 40, per annunciare l’imminente menopausa. Ecco cosa aspettarsi.

 

La menopausa segna la fine conclamata del periodo fertile di una donna e dunque del ciclo mestruale e questo può accadere entro un periodo che varia, anche di molto, da donna a donna. Questo arco di tempo che precede l’arrivo della menopausa vera e propria si chiama premenopausa.

Durante questo periodo, i livelli di estrogeni e progesterone sono in continua evoluzione e possono cambiare anche mese dopo mese. Tali aggiustamenti hanno un effetto diretto sull’ovulazione e sul ciclo mestruale in generale e non solo su di esso. Vampate di calore, sudorazione notturna, disturbi del sonno, problemi di memoria, difficoltà a urinare, secchezza vaginale e calo del desiderio sono anch’essi tra i principali disturbi che potresti avvertire in questo periodo.

Ma se la menopausa segna irreversibilmente la fine del ciclo mestruale, è anche vero che il ciclo non sparisce di punto in bianco ma, come accennato poco prima, subisce delle graduali variazioni fino a non ripresentarsi più.

Convenzionalmente, la menopausa si ritiene conclamata dopo un anno continuo di assenza del ciclo mestruale. Tuttavia, non tutte le donne sono uguali e dunque non tutte avvertiranno le stesse irregolarità mestruali o magari può capitare di notare irregolarità diverse in diversi periodi. In questo post proveremo a delineare un quadro dei più comuni cambiamenti del ciclo mestruale che caratterizzano la premenopausa.

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Come cambia il ciclo mestruale in premenopausa?

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Non tutte le donne notano gli stessi cambiamenti del ciclo mestruale nel periodo che precede la menopausa, anzi, alcuni di questi cambiamenti sono addirittura in antitesi l’uno con l’altro. Vediamo insieme quali sono le irregolarità che si possono presentare.

Spotting tra un ciclo e l’altro

Per spotting si intende la comparsa di piccole perdite ematiche o macchie che potresti notare sugli slip tra un ciclo e l’altro o prima dell’arrivo vero e proprio delle rosse. Solitamente non richiede l’uso di assorbenti ed è dovuto ai cambiamenti ormonali che contraddistinguono questo periodo. È molto comune che questo fenomeno si presenti in concomitanza con l’ovulazione. Come già menzionato, lo spotting è causato da una mancanza di bilanciamento tra gli ormoni (estrogeni e progesterone) che caratterizza la premenopausa. In questi casi, l’utilizzo dei salvaslip può aiutare a gestire la situazione.

Ciclo molto abbondante

Quando i livelli di estrogeni sono alti rispetto ai livelli di progesterone, l’endometrio si inspessisce e il sanguinamento durante il ciclo mestruale diventa più abbondante. Un ciclo viene considerato molto abbondante quando si arriva a dover cambiare un assorbente ogni ora per diverse ore o costringe ad utilizzare dei “rinforzi” (come potrebbero essere i pannolini mutandine, utilizzati soprattutto di notte).

Quando il sanguinamento è copioso, vivere la routine può essere molto difficoltoso e creare disagio, fare attività fisica risulta impossibile e il fatto di dover correre in bagno ogni ora può anche impedire di svolgere il proprio lavoro serenamente. Cosa più importante, se protratta nel tempo, questa problematica può causare affaticamento e aumentare il rischio di altri problemi di salute, come l’anemia. Se la condizione persiste, dunque, consultare un medico è d’obbligo proprio per prevenire o risolvere eventuali altri problemi.

Sangue scuro, quasi marrone

Il colore del flusso mestruale può variare da rosso vivo a marrone scuro, specialmente verso la fine del ciclo. Quando il sangue è marrone o scuro, ciò indica generalmente sangue “vecchio” che il corpo espelle e per una donna in premenopausa notare delle perdite ematiche scure o anche marroni è piuttosto frequente. La variazione di colore è solitamente dovuta alla quantità di tempo che impiega il sangue a uscire dal corpo, ma a volte può essere un segno di un’altra problematica. Se avverti un cattivo odore in presenza di sangue scuro, potrebbe trattarsi di un’infezione e il consiglio è quello di parlarne con il tuo medico o ginecologo.

Cicli mestruali più brevi

Quando i livelli di estrogeni sono bassi, l’endometrio è più sottile. Il sanguinamento, di conseguenza, può essere più leggero e durare meno giorni. Potresti notare, dunque, che il sanguinamento vero e proprio dura solo due o tre giorni o l’intero ciclo potrebbe durare anche due o tre settimane invece delle quattro settimane standard. Questo accade soprattutto nella prima fase della premenopausa ed è un fenomeno piuttosto comune.

Cicli più lunghi

Nelle fasi successive della premenopausa, i cicli possono diventare molto più lunghi e distanti. Si parla di cicli lunghi quando il sanguinamento si presenta oltre i 36 giorni. Si tratta di cicli anovulatori, ovvero cicli in cui non viene rilasciato l’ovulo che si dovrebbe espellere. Secondo gli studi, in genere i cicli anovulatori sono più lunghi ma meno intensi in termini di sanguinamento rispetto ai cicli ovulatori. Questi cicli sono dovuti al progressivo esaurimento del patrimonio follicolare ovarico, strettamente correlato all’età della donna, cosa che non avviene nell’uomo.

Ciclo che salta

Le fluttuazioni ormonali possono anche causare il fenomeno dei ciclo che salta. I cicli possono infatti diventare molto distanti e ricomparire quando ormai si pensava di aver raggiunto la menopausa che, tuttavia, come già detto, non si presenta da un giorno all’altro. Si può parlare di menopausa, infatti, solo quando l’assenza di ciclo avviene per 12 mesi consecutivi. Se il ciclo continua a ripresentarsi, anche se non mensilmente, sei ancora una donna fertile e può ancora instaurarsi una gravidanza. In altre parole, se non è quello che vuoi, dovrai continuare ad affidarti ai contraccettivi.

Possono tornare le mestruazioni in menopausa?

La regola dei 12 mesi di assenza del ciclo è una regola generale e, come tutte le regole che si rispettino, va presa con le pinze, perché possono esserci delle eccezioni. Il ciclo può dunque ripresentarsi una volta che la menopausa viene diagnosticata? Può ripresentarsi dopo i 12 mesi in alcune donne proprio perché non siamo macchine e l’attività ormonale non si ferma di punto in bianco.

Tuttavia, in tali casi, è meglio sottoporsi ad una ecografia transvaginale che valuti lo spessore dell’endometrio. Uno spessore dell’endometrio sospetto (sopra i 5mm) richiede infatti degli esami diagnostici più accurati. L’isteroscopia diagnostica, ad esempio, accompagnata dalla biopsia (quando necessario), individua in maniera più accurata la presenza di miomi, polipi o di iperplasia, che possono causare dei sanguinamenti anomali.

⇒ Sapevi che in menopausa possono esistere anche le “false mestruazioni”? Puoi leggere questo articolo per saperne di più.

Problemi con il ciclo in premenopausa: quando consultare il medico?

Oltre a un improvviso ritorno del ciclo a distanza di oltre 12 mesi dalla sua assenza, ci sono altri segnali da non sottovalutare e che meritano l’attenzione del medico.

Un sanguinamento decisamente abbondante e che si protrae nel tempo, come già accennato, potrebbe causare una forte anemia e rendere difficili anche i compiti giornalieri più semplici. Inoltre, in tali casi, andrebbe esclusa la presenza di miomi (o fibromi) e polipi e questo può farlo solo un ginecologo attraverso degli esami approfonditi. Stesso dicasi per le mestruazioni che durano oltre sette giorni (cicli, non spotting).

In linea di massima, è sempre bene essere seguite da uno specialista prima, durante e dopo la menopausa e sottoporsi agli screening previsti dal sistema sanitario per la prevenzione di patologie molto sensibili ai cambiamenti ormonali.

Questo non vuol dire vivere la premenopausa con angoscia. Tutte le irregolarità mestruali citate in questo post sono del tutto comuni e frequenti e non vale la pena allarmarsi inutilmente. Ma, proprio per poter vivere questo naturale passaggio in totale serenità, è bene seguire alla lettera i programmi di prevenzione e rivolgersi sempre al ginecologo in caso di dubbi.

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I medici e i professionisti che hanno contribuito alla realizzazione e alla validazione scientifica dei nostri contenuti.
Medico chirurgo, specializzato in ostetricia e ginecologia

Direttore del Centro di Ginecologia e Sessuologia Medica dell’Ospedale San Raffaele Resnati di Milano

Dottore in scienze motorie

PhD, docente presso Università Ecampus e Università G. D'Annunzio di Chieti

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