Pressione del bulbo oculare: perché controllarla dopo i 45 anni

controllo pressione bulbo oculare

La pressione intraoculare elevata è una condizione da monitorare periodicamente per evitare l’insorgenza di patologie oculari.

Quando la produzione ormonale inizia a modificarsi in vista dell’arrivo della menopausa – generalmente intorno ai 45 anni – potrebbero manifestarsi dei cambiamenti dei valori medi della tua pressione arteriosa. Questo potrebbe accadere perché la diminuzione dei livelli di estrogeni, che nella vita fertile svolgono l’importante funzione di protezione dalle malattie cardiovascolari, può avere tra i suoi effetti anche un aumento del rischio per la salute del cuore.

Le complesse modificazioni ormonali che preparano l’organismo all’ultima mestruazione, infatti, possono avere tra le loro conseguenze anche l’ipertensione che, come sai, costituisce un importante fattore da tenere sotto controllo periodico.

Ma non è solo la pressione arteriosa quella da controllare dopo la menopausa. C’è un altro tipo di pressione che è importante tenere sotto controllo: èla pressione del bulbo oculare. Se ne parla poco e forse solo chi ha necessità di recarsi dall’oculista spesso per altri problemi di vista viene a conoscenza di questo test e, in ogni caso, non è certo un esame che si effettua spesso!

Eppure, controllare la pressione del bulbo oculare almeno ogni due o tre anni in assenza di problematiche specifiche può  essere molto importante.

Qual è la relazione tra menopausa e ipertensione oculare

Come abbiamo detto, c’è una relazione tra la fine dell’età fertile e l’ipertensione arteriosa ed è riconducibile al calo nella produzione di estrogeni, fisiologico in vista della menopausa. A questo nesso è legato anche un aumento del rischio di sviluppare l’ipertensione oculare, sempre in conseguenza della riduzione dei livelli di estrogeni nel sangue.

Per questo motivo vogliamo sensibilizzarti sull’importanza di controllare la pressione del bulbo oculare, soprattutto in considerazione del fatto che questo tipo di ipertensione è responsabile di diverse patologieche possono compromettere la salute degli occhi.

Fattori di rischio

Alcuni fattori, inoltre, possono predisporre maggiormente al rischio di sviluppare l’ipertensione oculare come:

  • diabete
  • ipertensione arteriosa
  • problemi di vista gravi (miopia, astigmatismo)
  • traumi pregressi

Inoltre periodi di forte stress oppure l’assunzione prolungata di farmaci cortisonici possono far alzare la pressione dell’occhio.

Ciò non vuol dire che la perimenopausa o la menopausa si associno in automaticoall’ipertensione del bulbo oculare. Questa condizione potrebbe essere, però, un’eventualità per alcune donne. La menopausa è un evento del tutto fisiologico e pertanto è la risultante delle caratteristiche biologiche di ognuna: per questo motivo, poiché ogni donna è diversa, anche ogni menopausa è diversa.

Cos’è l’ipertensione del bulbo oculare?

La pressione interna del bulbo oculare è quella che consente all’occhio di mantenere la sua forma e quindi di vederci in modo normale. Questo parametro viene mantenuto costante grazie alla produzione e al drenaggio dei liquidi che occupano l’interno del bulbo, il cosiddetto corpo vitreo che è costituito di acqua per il 98% del suo volume.

I valori della pressione del bulbo oculare, in condizioni normali, sono compresi tra 10 e 18 mmHg. Al di sopra di questo parametro, si può parlare di ipertensione intraoculare.

Conseguenze dell’ipertensione del bulbo oculare

Se la pressione del bulbo oculare si mantiene elevata in modo costante oppure se subisce sbalzi repentini e frequenti può compromettere la funzionalità del nervo ottico ed esporre al rischio di sviluppare alcune patologie.

Le più frequenti sono legate a problemi della vista, fra i quali la riduzione del campo visivo, il cosiddetto effetto di “vedere annebbiato”.

Come sempre la nostra intenzione non è quella di spaventarti, ma di invitarti a prenderti cura del tuo corpo e dei segnali che esso ti manda perché la prevenzione è fondamentale a tutte le età ma ancor di più negli anni che ti introducono alla nuova fase della tua vita, quella della menopausa, dove tanto cambia e dove il corpo si affida alle tue cure totalmente: “perché ormai sei grande e hai imparato a badare a te stessa”, come ha detto Grazia Sferrazza Callea in questo articolo dedicato alle vampate.

Segnali da tenere sotto controllo per la salute dell’occhio

In questa particolare fase della tua vita, in cui l’alterazione dell’equilibrio ormonale del tuo organismo può ripercuotersi su molti aspetti del suo funzionamento, potrebbe capitarti di avvertire sugli occhi anche piccoli fastidi e disagi. La ridotta produzione ormonale ha conseguenze anche sull’attività delle ghiandole lacrimali, che riducono progressivamente la loro funzione di idratazione dell’occhio. Per questo motivo nel periodo a ridosso della menopausa potresti notare:

  • secchezza oculare
  • bruciore e arrossamento
  • stanchezza oculare e maggior sensibilità alla luce

Segnali normali, assolutamente non preoccupanti ma che devi ascoltare e – se diventano frequenti o insistenti – riferire al medico oppure allo specialista.

Cosa fare per proteggere la salute degli occhi in menopausa

Se hai problemi di vista almeno una volta ogni due anni sei abituata a visitare l’oculista. Se però sei tra le fortunate che non hanno mai dovuto inforcare gli occhiali, anche in barba alle amiche già presbiti, forse dall’oculista non sei mai andata. Eppure in questa fase è importante procedere a un’osservazione dell’occhio.

Lo specialista può misurare la pressione del tuo bulbo oculare attraverso il tonometro, uno strumento che consente una rilevazione rapida e del tutto indolore e potrà indagare la salute dei tuoi occhi nel loro complesso.

Con il passare degli anni, inoltre, è fisiologico anche che la capacità visiva diminuisca e pure banali miopie e presbiopie vanno individuate e corrette con la prescrizione di lenti.

Una volta eseguito uno screening completo dall’oculista, puoi misurare periodicamente la pressione del bulbo oculare anche in farmacia. In caso di variazioni al di fuori dei parametri di riferimento, però, è importante rivolgerti all’oculista: sull’ipertensione del bulbo oculare si può intervenire in modo efficace sia con terapie farmacologiche che chirurgiche.

Fastidi della perimenopausa? Prova a tenerli a bada, naturalmente

Anche perfastidi e disagi che la menopausa può comportare c’è molto che si può fare, stavolta in modo del tutto naturale e senza ricorrere a farmaci. Se avverti dei disturbi intimi o della sfera sessuale puoi parlarne con il tuo ginecologo, ma lo specialista può esserti d’aiuto anche quando l’altalena ormonale ti provoca altri disagi, fra i più frequenti in perimenopausa:

  • stanchezza
  • insonnia
  • irritabilità
  • vampate di calore
  • sudorazioni notturne

Tutti questi disturbi possono diventare pesanti da gestire se nella tua vita quotidiana ci sono molti impegni, il lavoro, i figli e le attività che ti piace fare. Fortunatamente la scienza è stata in grado di trovare un rimedio del tutto naturale e al 100% di origine vegetale: l’estratto citoplasmatico di polline purificato che trovi al banco in farmacia con il nome di Femal.

Femal è privo di estrogeni e fitoestrogeni e può essere usato tranquillamente anche da donne che hanno allergie al polline perché privato degli allergeni. La sua composizione vegetale lo rende idoneo ad essere inserito anche nell’alimentazione vegana o vegetariana. L’estratto citoplasmatico di polline inoltre non favorisce l’aumento di peso nel periodo premenopausale.

Grazie alla sua elevata tollerabilità (98%),Femal è indicato per tutte le donne, anche per quelle con una storia oncologica più o meno recente (o con una familiarità ai tumori del seno) e per i soggetti allergici al polline. La sua efficacia naturale lo rende adatto ad un uso prolungato nel tempo: puoi assumerlo sin dalla comparsa dei primi disturbi. Chiedi consiglio al tuo ginecologo.


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I medici e i professionisti che hanno contribuito alla realizzazione e alla validazione scientifica dei nostri contenuti.
Medico chirurgo, specializzato in ostetricia e ginecologia

Direttore del Centro di Ginecologia e Sessuologia Medica dell’Ospedale San Raffaele Resnati di Milano

Dottore in scienze motorie

PhD, docente presso Università Ecampus e Università G. D'Annunzio di Chieti

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