Ottobre: mese della prevenzione, così possiamo combattere il cancro al seno

mese della prevenzione

Screening annuali, attenzione alla dieta e movimento: la prevenzione è un’arma fondamentale per combattere il cancro. Ecco quali esami fare, quando farli e come prevenire efficacemente la malattia più temuta dalle donne.

La prevenzione è un’arma fondamentale nella lotta contro il tumore al seno e Ottobre è il mese nel quale non puoi più rimandare l’idea di lavorare attivamente per la tua salute. Grazie al Mese della Prevenzione (la campagna del Nastro Rosa) puoi usufruire di visite mediche gratuite.

Nastro Rosa, con LILT: visite senologiche gratuite e talk informativi

Promossa come ogni anno in questo mese dalla LILT – Lega italiana per la Lotta Contro i Tumori, con il patrocinio del Ministero della Salute, il Nastro Rosa ti invita a effettuare screening e prevenzione per la lotta ai tumori al seno: in 106 sezioni provinciali LILT e negli oltre 350 ambulatori associati puoi avere accesso a una visita senologica gratuita prenotando al numero verde SOS LILT 800 998877.

Oltre alle visite, per tutto il mese LILT promuove anche eventi e talk informativi, con l’obiettivo di far conoscere alle donne l’importanza della prevenzione e della diagnosi precoce del tumore al seno. Trovi altre informazioni sulla campagna del Nastro Rosa sul sito internet www.nastrorosa.it, oppure puoi cercare sui social media l’hashtag #NastroRosaAIRC.

Buone regole della prevenzione del tumore al seno

Il mese dedicato alla prevenzione ti ricorda anche quali sono i primi passi per prenderti curadella tua salute:

  • In primo luogo l’importanza di adottare uno stile di vita più sano (evitare di accumulare stress, dormire un numero sufficiente di ore o riposare di tanto, in tanto, evitare – per quanto possibile – nervosismi e agitazione);
  • una corretta alimentazione;
  • una costante attività fisica (anche leggera)

La prima prevenzione è quella che puoi fare da sola nel tuo quotidiano. Ricorda sempre di fare ogni anno gli screening che lo specialista ritiene opportuno effettuare: possono variare a seconda della tua età, delle tue condizioni generali di salute e della tua familiarità ai tumori. Perciò, se hai sempre rinviato gli esami di controllo, adesso è giunto il momento di prenderti cura di te.

Cancro al seno, il nemico numero uno delle donne in menopausa.

Il cancro al seno è la neoplasia più diffusa nel genere femminile. Colpisce 50mila donne ogni anno, vale a dire 135 donne al giorno. Ben 1 donna su 8 nell’arco della propria vita; e più del 75% dei casi di tumore al seno colpisce donne over 50.  (Fonte dati: AIRC).

Le cifre che ti abbiamo elencato ti danno l’idea del fenomeno. Un fenomeno così esteso di fronte al quale non puoi far finta di nulla. Per questo prenditi alcuni minuti di calma e leggi con attenzione tutto quello che devi sapere per fare la giusta prevenzione. Perché scoprire un tumore in fase ancora precoce, grazie a controlli periodici, può fare la differenza.

Quali sono gli esami da fare per la diagnosi precoce e a quale età.

La diagnosi precoce è fondamentale dopo i 40 ed i 50 anni. Questi sono gli strumenti con cui lo specialista può farla:

  • Mammografia. Le Linee guida del Ministero della Salute suggeriscono di eseguire una mammografia ogni 2 anni, dai 50 ai 69 anni di età. Ma è a partire dai 40 anni che

vanno eseguite regolarmente una visita senologica e una mammografia. La maggior parte dei tumori al seno non dà segni di sé e si può scoprire solo con questo esame.

  • Ecografia. A partire dai 30 anni è in genere sufficiente un’ecografia mammaria. Può essere una scelta del senologo, però, quella di effettuare entrambi gli screening a seconda dell’età della donna, della sua situazione ormonale e della sua familiarità ai tumori. Circa il 10% delle donne con tumore al seno, infatti, ha più di un parente malato (Fonte: Fondazione Umberto Veronesi).
  • Autopalpazione. Nei controlli periodici a cui devi sottoporti va elencata anche l’autopalpazione. Non sei tu che puoi fare una diagnosi precoce ma controllare il tuo seno può esserti utilissimo per segnalare immediatamente al medico eventuali cambiamenti che potresti notare.

La prevenzione inizia da un corretto stile di vita

Grazie ai progressi della ricerca il tumore al seno, se diagnosticato in tempo con questi strumenti, è sempre più curabile. La sopravvivenza a 5 anni dalla diagnosi è arrivata all’87% (Fonte: AIOM e AIRTUM, I numeri del cancro in Italia 2018). Ma è bene sapere che prima ancora di preoccuparsi della diagnosi precoce si può fare molto, da sole, nella vita di tutti i giorni, per prevenire l’insorgenza della malattia.

La prevenzione è nel tuo stile di vita. Inizia da te. Per questo, per tenere sotto controllo i disturbi legati alla menopausa, non puoi più rimandare il momento di essere attenta a tavola o di smettere di fumare. E neanche quello di iniziare a fare una regolare, seppur leggera, attività fisica. Sovrappeso e obesità, stile di vita sedentario, fumo, alcol, dieta povera di frutta e verdura sono tutti fattori di rischio.

Adottare comportamenti più sani è semplice. Ecco cosa devi fare:

  • A tavola.
    Tutti gli studi oncologici confermano l’importanza di seguire un’alimentazione sana e corretta, povera di grassi e ricca di frutta, verdura e cereali. Evitare il sovrappeso deve essere un diktat, soprattutto a partire dalla menopausa, perché l’obesità incide maggiormente sullo sviluppo del cancro al seno dopo la fine dell’età fertile. Quindi se hai qualche chilo di troppo oppure hai passato la vita a lottare con il grasso in eccesso, sappi che ora dovrai impegnarti più che mai. Scegli una consulenza professionale, abbandona l’idea del fai-da-te e iscriviti a un programma leggero in palestra.

A tavola privilegia nel tuo piatto broccoli, rape, sedano, rucola, cavolfiore, cavolini di Bruxelles, ravanelli, cavoli, cipolle, pomodori e thè verde, usa la senape come condimento al posto del sale e preferisci il pesce alla carne.5 porzioni al giorno di frutta e verdura. Limita latticini e uova a vantaggio dei legumi (Fonte: linee guida AIRC).

  • Il movimento.
    L’attività fisica può ostacolare la formazione del tumore. Il dato rilevato dalla Fondazione Umberto Veronesi non lascia spazio alla pigrizia: le donne che svolgono regolarmente sport presentano una riduzione del rischio di ammalarsi di circa il 15-20%. Questi effetti sono più evidenti in post-menopausa.

Per giunta, sai bene quanto il movimento sia utile per ridurre il rischio di malattie cardiache, ipertensione e diabete; per contrastare il gonfiore e per migliorare il tono dell’umore soggetto ai capricci ormonali. Per questo, se sei sempre stata pigra e l’idea della palestra ti terrorizza, organizza almeno due volte a settimana delle lunghe camminate a passo veloce con le amiche. Basterà questa attività semplice e leggera (l’importante è che sia regolare) a farti sentire meglio e a farti intraprendere un percorso di salute e benessere.

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I medici e i professionisti che hanno contribuito alla realizzazione e alla validazione scientifica dei nostri contenuti.
Medico chirurgo, specializzato in ostetricia e ginecologia

Direttore del Centro di Ginecologia e Sessuologia Medica dell’Ospedale San Raffaele Resnati di Milano

Dottore in scienze motorie

PhD, docente presso Università degli Studi di Bergamo

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