Calo del desiderio in premenopausa: parliamone!

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Molte donne tengono per sé questo disturbo che può minare la serenità della coppia e quella personale. Ma c’è un modo per riaccendere l’amore?

Se ne parla poco per vergogna ed imbarazzo, eppure quella del calo del desiderio è una problematica molto comune tra le donne che fanno i conti con le prime avvisaglie della premenopausa.

E che può diventare particolarmente significativa man mano che si va incontro alla perimenopausa e alla menopausa vera e propria, quando si fanno più marcati i disturbi e i fastidi che ne annunciano l’avvento.

Tra i responsabili di un certo disinteresse verso i rapporti con il proprio partner possono esserci, infatti, proprio i primi cambiamenti che avvengono nella premenopausa:

Calo del desiderio in premenopausa: il primo passo è andare dal ginecologo

Quando ti accorgi che la tua vita intima non è più la stessa, oltre alle difficoltà oggettive di gestire il rapporto con il partner, puoi trovarti a fare i conti con la vergogna e l’imbarazzo di dover “giustificare” la tua perdita di interesse, ma anche con una certa inquietudine ed una certa malinconia, che alle volte possono sconfinare persino in stati depressivi.

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Insomma, puoi perdere la tua serenità e di conseguenza farla perdere alla coppia. Perché questo accade? Quali sono le cause? Quali i trattamenti efficaci?

Ecco tutto quello che c’è da sapere prima di fare l’unica cosa utile (e facile) per risolvere il problema: prendere appuntamento con il ginecologo. C’è molto che si può fare per alleviare quei piccoli e grandi disturbi responsabili della perdita di interesse verso l’intimità, ma il primo passo per ritrovare il benessere e la serenità spetta a te.

Cosa accade nel corpo e nella mente quando si spegne il desiderio

Il calo del desiderio ha sempre una duplice natura:

  1. ha un’origine fisica, effetto di disturbi e fastidi che rendono i rapporti intimi poco piacevoli o, nei casi più severi, persino dolorosi
  2. nasce anche nella testa, quindi ha una componente emotiva.

Spesso sono entrambi questi fattori, combinati in un mix “difficile” dovuto al particolare periodo in cui si notano i primi sintomi della premenopausa, a determinare una totale “chiusura” fisica e mentale verso l’intimità. In comune, però, c’è sempre il ruolo fondamentale degli ormoni. Di seguito ti spieghiamo quali sono i “meccanismi” che ne sono responsabili.

 Perché gli ormoni sono responsabili del calo del desiderio

Tra la premenopausa e la menopausa il livello di estrogeni (gli ormoni femminili della vita fertile, gli stessi che permettono alle pareti della vagina di essere sane e lubrificate) va lentamente, ma progressivamente, diminuendo.

Questo ha degli effetti sul corpo (e sulla psiche): il calo degli estrogeni può essere responsabile di secchezza vaginale, di prurito e di bruciori intimi. Fastidi che possono rendere difficoltosa la vita intima o che possono essere così disagevoli nella quotidianità da indurre a dimenticare il solo pensiero di trascorrere qualche ora con il tuo partner.

Anche un problema di rilassamento del pavimento pelvico può essere un ostacolo al desiderio perché può essere responsabile di una difficile ricerca del piacere o di problemi di incontinenza.

Calo di estrogeni e fastidi intimi: quando il desiderio svanisce

La carenza di estrogeni, che modifica il grado di acidità e di elasticità dell’ambiente vaginale, rende i tessuti più secchi, sottili e fragili. Per questo motivo, in assenza di lubrificazione naturale, i rapporti possono essere dolorosi e lo sfregamento meccanico può provocare irritazioni, ferite e sanguinamenti.

Così, quando l’amore diventa doloroso è naturale pensare di doverci (e volerci) rinunciare.

Non sottovalutare la questione: certi fastidi intimi, oltre a minare la tua vita intima e la tua serenità individuale e di coppia, possono essere un pericolo per la tua salute. Esiste, infatti, il rischio che si tratti di sintomi-spia di vere e proprie patologie, difficili da curare se non diagnosticate in tempo, come l’Atrofia Vulvo Vaginale.

Calo del desiderio, il ruolo degli ormoni sulla psiche

Abbiamo detto che gli scompensi nella produzione ormonale hanno ripercussioni anche sulla psiche, in particolarità sull’emotività e sull’umore, componenti fondamentali in una vita intima soddisfacente.

Il progesterone (l’ormone che ogni mese regola la comparsa del ciclo mestruale) stimola la produzione di testosterone, l’ormone che contribuisce maggiormente al desiderio sessuale: riducendosi la produzione del primo, inevitabilmente ci sono effetti sulla produzione del secondo. E questo si ripercuote negativamente sul desiderio.

A ciò possono aggiungersi, lo abbiamo detto sopra, imbarazzi, disagi, irritabilità, tristezza (per effetto delle variazioni ormonali), disturbi del sonno (https://www.femal.eu/insonnia-in-menopausa/): insomma, una serie di condizioni che per loro natura non vanno a braccetto con un’intimità serena e soddisfacente.

Calo del desiderio in premenopausa: ecco cosa si può fare

Tutto questo non vuol dire che tu debba rinunciare all’intimità. Ecco cosa puoi fare per ritrovare l’interesse perduto e con esso la serenità tua e della coppia:

  • tieni lontani stress ed ansie, non aiutano in un periodo già così delicato come quello in cui una donna si sorprende a notare i primi sintomi della premenopausa
  • allo scopo cerca di ritagliarti dei momenti per prenderti cura di te, del tuo corpo e della tua mente, fare ciò che più ti piace, coltivare un hobby o praticare attività dolci come lo yoga o il pilates.
  • Devi sentirti bene con te stessa, bella e piacevole per gli altri: non trascurarti, truccati e fai shopping senza scuse.
  • l’attività fisica può rappresentare un ottimo modo per alleviare le tensioni e le preoccupazioni, ritrovare il buonumore ma anche per mantenerti tonica e in forma (magari divertendoti in compagnia delle amiche.
  • segui una corretta alimentazione e sottoponiti periodicamente a dei controlli del tuo stato di salute: il tuo benessere è fondamentale, in questa fase particolarmente.
  • per risolvere eventuali disturbi intimi che scoraggiano il tuo interesse verso l’intimità rivolgiti al ginecologo: soltanto lo specialista può prescriverti le giuste terapie, efficaci e personalizzate, contro secchezza vaginale, prurito e bruciori intimi, escludendo che queste siano sintomi-spia di patologie ben più serie.
    Confidati con le amiche ma non ricorrere a pericolosi fai-da-te, magari frutto di consigli spassionati ma non professionali.
  • potrebbe essere utile farti accompagnare all’appuntamento con il ginecologo dal tuo partner: sarebbe un modo per “coinvolgerlo” in una questione che inevitabilmente toglie il sorriso anche a lui e per testimoniargli la tua volontà di ritrovare l’intesa sotto lenzuola, ma anche per rimarcare, se mai ce ne fosse bisogno, la vostra complicità.
  • ricorda che in premenopausa è possibile restare incinta, più difficile ma possibile: leggi qui cosa fare se non desideri una gravidanza.

 

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I medici e i professionisti che hanno contribuito alla realizzazione e alla validazione scientifica dei nostri contenuti.
Medico chirurgo, specializzato in ostetricia e ginecologia

Direttore del Centro di Ginecologia e Sessuologia Medica dell’Ospedale San Raffaele Resnati di Milano

Dottore in scienze motorie

PhD, docente presso Università Ecampus e Università G. D'Annunzio di Chieti

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