5 passatempi originali per stimolare la mente

donna che si diverte

Chi l’ha detto che l’inverno è solo cruciverba e sudoku? Ci sono alcuni passatempi e giochi originali che puoi fare per stimolare mente e sensi e divertirti in famiglia.

Stanchezza, umore un po’ sottotono, apatia: l’arrivo dell’inverno può avere effetti anche sulla psiche e, soprattutto in perimenopausa, può accadere con facilità di cedere a quella strana fiacca e voglia di fare niente che ti fa avere voglia solo di startene rintanata nel tuo guscio.

Se questo accade per un weekend non c’è da preoccuparsi, ma quando la voglia di evitare la vita sociale e lo scarso stimolo all’attività diventano costanti, è importante trovare la forza per scrollarti di dosso questa strana pigrizia. Può risultare più difficile quando gli ormoni “remano” controma vale la pena farlo, in primis per il tuo benessere e poi perché la vita sociale è importantissima per il benessere psico-fisico.

Se siamo qui è per darti degli stimoli e delle buone idee per passare delle giornate diverse dal solito, suggerimenti che – beninteso – sono validi per tutte, anche per le più briose.

Stimola i sensi con i set di aromi del vino

Set di aromi del vino per imparare

È un “gioco” serio, conosciuto per lo più solo dai sommelier e dagli appassionati di vino e degustazione: parliamo dei kit con gli aromi di vino (ma ci sono anche di caffè, di whisky, di birra) nati per “allenare” il naso degli esperti a riconoscere i bouquet tipici e i difetti dei principali vitigni e dei vini, ma sono un ottimo strumento per stimolare i sensi in modo davvero inconsueto.

Questi cofanetti racchiudono, a seconda della tipologia, delle boccette riconoscibili solo da un numero impresso sopra. Insieme viene fornito un manuale che riporta i numeri, con le caratteristiche principali di quell’aroma, i vini ai quali più tipicamente quell’aroma riporta e una serie di altre informazioni utili.

Generalmente viene usato dai sommelier in formazione per allenamento, ma questi kit di aromi possono diventare un divertentissimo gioco da tavolo da sperimentare con amici e famiglia. Anche i piccoli possono giocare, prova con i tuoi figli!

Scappa dalla stanza (vero o elettronico) e i mille enigmi da risolvere con intuito e intelligenza

Questo gioco ha un nome inglese: “escape room” (in italiano “fuga dalla stanza”) ma ha origini giapponesi. Da quando è arrivato anche nel nostro Paese – sono già diversi anni che esiste questo genere di stanze, soprattutto nelle grandi città del Nord – ha conquistato sempre più persone, non soltanto ragazzi ma anche un pubblico adulto, tanto da essere “adottato” dalle aziende come attività di team building.

Si può giocare in coppia o in piccoli gruppi. Nella sua versione “dal vivo”, il gioco si svolge in una struttura specifica: ormai ce ne sono in tutte le grandi città. Il gioco incomincia quando il gestore della struttura introduce i giocatori in queste stanze apparentemente “trappole senza uscita”. Lo scopo del gioco è trovare il modo di uscire, trovando le chiavi o altre soluzioni, sapientemente nascoste come in una cervellotica caccia al tesoro.

Allestimento di un’escape room

Generalmente gli enigmi sono sequenziali e vanno risolti usando calcolo e intelligenza e, naturalmente, c’è un tempo massimo nel quale poter trovare la soluzione. Se questa non dovesse arrivare, il gioco finisce e si può uscire dalla stanza senza conoscere il finale… il bello è che si può riprovare!

Se l’idea di sperimentare nella realtà l’esperienza di essere chiuso in una stanza (anche se sai che ti tireranno fuori) ti inquieta, puoi giocare a uno “scappa dalla stanza” anche sul computer. Online e sulle principali console ci sono decine di giochi di questo tipo che allenano la tua prontezza di spirito, la logica, il calcolo e l’intuito. Le cosiddette avventure grafiche possono essere di vari tipi, ambientate in diverse atmosfere e anche con specifici orientamenti (horror, fantasy, matematico, etc.)

Più Knitting, meno stress. I lavori a maglia o all’uncinetto sono la nuova moda

È considerato il nuovo yoga: “sferruzzare” riduce ansia e stress (che in menopausa potrebbero essere un corollario frequente) e riequilibra la mente, scacciando tensioni e pensieri negativi. Lo sanno bene molte dive di Hollywood, da Julia Roberts a Uma Thurman che spesso, nelle interviste, hanno parlato di questa nuova tendenza “terapeutica”.

In inglese si direbbe fare “knitting”, cioè lavorare a maglia ed è un passatempo antichissimo tornato prepotentemente di moda non solo fra le donne, ma anche (sorprendentemente) fra gli uomini.
I tuoi lavori “hand made” potrebbero riservarti grandi benefici e grandi soddisfazioni. Se, però, la solitudine ti spaventa, riunisci una manciata di amiche in salotto e dà il via a una serie di appuntamenti fissi per lavorare a maglia in compagnia. Non dimenticare di accompagnare queste piacevoli ore con una buona tisana che può persino aiutare a tenere sotto controllo i disturbi della menopausa. Un “all-inclusive” che di questi tempi non è male!

Cena alla cieca per scoprire l’intensità dei sapori

Che la food experience sia una tendenza ormai affermata non è una novità ma siamo certi che non ti sarà capitato mai prima di oggi di sperimentare un’esperienza sensoriale così completa in fatto di cibo. Queste cene, infatti, si svolgono davvero “alla cieca”, al buio e con gli occhi bendati, guidati soltanto dai camerieri che servono i piatti con un determinato copione, proprio per accompagnare al meglio l’assaggio anche senza usare il senso della vista.

Oggi sono parecchi i ristoranti che organizzano queste serate speciali: prova e vedrai che non esiste modo migliore  per “allenare” tutti e cinque i sensi contemporaneamente passandouna serata piacevole, magari in compagnia degli amici o del tuo partner. Sarà certamente una scoperta perché la privazione di un senso, è dimostrato, “risveglia” letteralmente gli altri che sono chiamati in causa più del solito per superarne la mancanza. 

Se ti stai chiedendo perché un’esperienza del genere, oltre che essere indubbiamente suggestiva, può anche avere effetti benefici sulla psiche ecco la risposta: degustare senza servirsi degli occhi ma annusando e toccando il cibo rappresenta un banco di prova per imparare a lasciarsi andare, soprattutto per quelle persone che desiderano avere sempre il controllo di tutto.

Un giorno senza… per allenare il problem-solving

Presi dai ritmi della quotidianità non ci pensiamo mai: cosa accadrebbe se non avessimo sempre a portata di mano la rubrica del cellulare o Google? Saremmo ancora in grado di alzare la cornetta del telefono e chiamare un’amica? Qualcuna di noi, forse, non ricorderebbe a memoria neanche il numero di telefono dei familiari più stretti. Sembra assurdo a dirsi ma a pensarci bene è così per la stragrande maggioranza di noi.

Prova per un giorno a dimenticare lo smartphone e, per necessità, cavatela sforzandoti di “spremere” quei meccanismi della memoria che la tecnologia tiene fermi da troppo tempo: diversi studi hanno dimostrato che privarsi di qualche giorno della tecnologia aumenta del 50% le nostre capacità di problem solving, cioè la capacità di tirarsi fuori dai problemi e dalle necessità quotidiane utilizzando soluzioni efficaci e ingegnose.

Il problem-solving è lo stesso che ti aiuta quando hai un imprevisto e devi ri-programmare la tua giornata, quando ti accorgi di avere una ruota dell’auto sgonfia, quando la lavatrice non va all’improvviso, quando devi capire come risolvere una bega lavorativa o devi organizzare la tua giornata lo stesso, anche se tuo figlio si è svegliato con la febbre e quindi non andrà a scuola. E per fare questo mantenendo la calma, ci vuole tanto allenamento! Inizia a lasciare il telefono lontano da te, magari nel weekend. Guadagnerai tempo, salute e sicuramente abilità nel risolvere i problemi.

Una al giorno, toglie le vampate di torno

Puoi aiutare il tuo benessere emotivo in tanti modi, divertendoti. Ma puoi aiutare il tuo corpo a lavorare meglio anche con un integratore naturale come Femal, efficace quando i “capricci” degli ormoni rendono il tuo umore e la tua vitalità un po’ troppo altalenanti. Qui le tue giornate potrebbero complicarsi e la tua voglia di fare affievolirsi perché fra una vampata e l’altra, magari dopo una notte insonne, non hai proprio voglia di metterti in moto.

Ecco che trovare un rimedio naturale per ridurre efficacemente l’impatto delle vampate, della stanchezza, dell’insonnia e dell’irritabilità, potrebbe essere un grande aiuto per ristabilire l’equilibrio psicofisico e ritrovare il benessere emotivo.

Femal non è un medicinale: sfrutta i benefici dell’estratto di polline (ma non ne contiene gli allergeni ed è privo di estrogeni e fitoestrogeni) per aiutarti a combattere i disturbi più fastidiosi della menopausa. Prova l’efficacia naturale di Femal garantita dallasua formulazione 100% di origine vegetale (compatibile anche con i regimi nutrizionali vegani e vegetariani), messa a punto appositamente per le donne alle prese con i disturbi della menopausa. Femal ha un indice di tollerabilità molto elevato (98%) che lo rende adatto ad un uso prolungato: puoi assumerlo sin dai primi “sintomi”. È indicato anche per le donne con una storia oncologica più o meno recente (o con una familiarità ai tumori del seno) e per i soggetti allergici al polline.

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I medici e i professionisti che hanno contribuito alla realizzazione e alla validazione scientifica dei nostri contenuti.
Medico chirurgo, specializzato in ostetricia e ginecologia

Direttore del Centro di Ginecologia e Sessuologia Medica dell’Ospedale San Raffaele Resnati di Milano

Dottore in scienze motorie

PhD, docente presso Università Ecampus e Università G. D'Annunzio di Chieti

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